Velletri, Gianrico Carofiglio ha presentato il suo libro “La manomissione delle Parole” al Teatro Tognazzi

Velletri, Gianrico Carofiglio ha presentato il suo libro “La manomissione delle Parole” al Teatro Tognazzi
Casa del Tempo, Servizi per la terza età

Velletri – Scrivere può essere un atto politico, come lo sono leggere e riflettere. Da questo presupposto si può ben comprendere la valenza socio-letteraria di un libro come “La manomissione delle parole”, edito da Feltrinelli, e presentato al Teatro “Tognazzi” di Velletri nell’ultima iniziativa dell’anno targata Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e Fondazione De Cultura.

Lo scrittore Gianrico Carofiglio, intervistato da un altro scrittore, Eugenio Murrali, ha deciso di aggiornare il suo libro sull’importanza del lessico pubblico e privato regalando ai lettori nuove chiavi di letture sulle parole e i termini di uso quotidiano.

Il pericolo maggiore è la deriva nell’uso di certe espressioni: amore e amicizia, ad esempio, non possono essere utilizzate in politica con tanta spavalderia (chiaro il riferimento a Berlusconi e al partito dell’Amore, così come definì la sua creatura politica anni fa). Ci sono certe sfere concettuali che appartengono a tutti gli uomini e non possono diventare distintive di una fazione o dell’altra.

Un’altra parola esageratamente inflazionata è “libertà”: talmente usata e abusata che se n’è perso il significato, semplice e scontato, che si abbina al concetto di rispetto. Lo stesso “popolo” è un termine pericoloso: il populismo è qualcosa di delicato e variegato, eppure tutti i leader politici fanno a gara per accaparrarsi la paternità di decisioni “popolari”. Lo stesso Giuseppe Conte si auto-definì avvocato “del popolo” in occasione del suo primo governo.

I social network hanno poi peggiorato e acuito certe situazioni. Come non pensare ad alcuni post del leader leghista Matteo Salvini, che con i suoi “bacioni” spesso innesca delle discussioni sulla propria pagina che sfociano, da parte degli utenti, nell’insulto più becero? Tutti questi casi, da destra a sinistra, vengono passati in rassegna da Gianrico Carofiglio che lucidamente (e con l’ottica del magistrato) mette in guardia dalle degenerazioni.

Al termine della presentazione il consueto firma-copie e tante foto-ricordo. Un pomeriggio a contatto con la parola, l’unico mezzo che ci connette fra noi, l’unica cosa che apprendiamo dalla nascita e che non scordiamo più. 

Last Updated on 13 Dicembre 2021 by

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Redazione

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