UN PONTE VIRTUALE TRA DUE COMUNI
Un progetto interdisciplinare svolto durante la DAD (didattica a distanza) crea un “collegamento” speciale tra i Comuni di Civitella del Tronto e Castel Gandolfo
Giovedì 4 giugno gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Favale, le loro insegnanti, la Dirigente Sandra Renzi e il Preside Maurizio Carandini si sono collegati in videoconferenza con il Sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi.
Ma cosa hanno in comune un piccolo paesino come Civitella del Tronto con la cittadina dei Castelli romani?
Il ponte virtuale tra le due località è sorto da un’esperienza di didattica a distanza molto significativa per i ragazzi.
L’idea è nata a seguito di alcune attività dove si è scoperto che per ogni quesito o informazione esistono soluzioni e testimonianze diverse. Allora quali sono le fonti attendibili? Trattando il tema molto attuale delle fake news, è sorta la domanda su un tema molto antico: qual è la vera origine di Roma?
A questo punto le insegnanti hanno ideato un percorso interdisciplinare che si è sviluppato attraverso attività come la lettura e l’analisi di racconti e testi storici, la schematizzazione delle informazioni, l’ascolto di brani musicali con la loro riproduzione grafica e vocale, le illustrazioni, le esercitazioni ed l’uso di programmi di presentazione….. I ragazzi sono diventati veri e propri investigatori e facendo leva sulla loro curiosità le insegnanti hanno potuto promuovere conoscenze, abilità e competenze, a dimostrazione che tutto è possibile, anche a distanza!
Le indagini sono approdate ad Albalonga, terra che diede i natali al fondatore di Roma. Si è presentata a questo punto l’opportunità di avere altre notizie direttamente dal sindaco di Castel Gandolfo che ha concesso un’intervista ai ragazzi.
IRENE: Buongiorno Sindaco. Noi bambini vorremmo conoscerla meglio e siccome siamo molto curiosi ci piacerebbe sapere se ha fratelli, sorelle, figli, nipoti.
Ho quattro fratelli, due maschi e due femmine, con i quali mi sono allenata a litigare e questo è stato un allenamento importante al mio lavoro di sindaco.
GIADA:Da quanto tempo è sindaco?
Sono sindaco dal 2012.
A Civitella abbiamo una sindaca, figlia di un sindaco. Anche nella sua famiglia c’è qualcuno che ha intrapreso la carriera politica?
No, io sono l’unica.
CECILIA: Perché ha scelto di candidarsi?
L’ho fatto perché volevo essere utile al mio paese.
Qual era il suo lavoro prima di diventare sindaco?
Sono impiegata alla Regione Lazio e svolgo ancora adesso questo lavoro.
ALESSANDRO: Come riesce a gestire il suo lavoro e la vita familiare?
Quando erano piccoli i miei due figli piangevano perché non volevano che andassi al lavoro. Adesso che sono grandi hanno capito che l’ho fatto per loro, per migliorare il loro luogo di vita.
LEONARDO: Le piace il suo paese? Perché?
Amo molto il mio paese perché è accogliente, tranquillo, ricco di storia e di bellezze naturali.
Avrebbe voluto vivere altrove?
Assolutamente no, ma amo molto l’Abruzzo perché ho avuto la possibilità di frequentare la zona di Crognaleto e Campotosto.
IRENE: Com’era Castel Gandolfo quando lei era bambina e quali erano i suoi giochi preferiti?
Quando ero bambina c’erano poche macchine quindi noi bambini giocavamo per strada e ci divertivamo tantissimo a stare insieme. Il regalo più bello l’ho ricevuto per la prima Comunione: era una bambola che ricordo ancora adesso.
ALESSANDRO: Ha frequentato una scuola pubblica o privata?
Ho frequentato la scuola pubblica perché credo che, rispetto a quella privata che rappresenta uno spazio protetto, sia una palestra di vita e che fornisca gli strumenti per affrontare le eventuali difficoltà.
ALESSIA: La maestra ci ha parlato di un grande lavatoio, in località Le Mole. È mai andata lì a lavare?
Io non ho mai lavato lì, ma ci andavo con mia madre e mentre lei lavava io facevo il bagno nella vasca e giocavo con gli altri bambini.
Sappiamo che durante la festa patronale c’è la rievocazione delle lavandaie. Si fa ancora?
Si fa ogni anno, è diventata una tradizione, anche se quest’anno a causa del Covid non sarà possibile. Ma la riproporremo e anche più in grande.
MISIA: Sappiamo che Castel Gandolfo per molti anni è stata la residenza estiva del Papa. Ha conosciuto qualche Pontefice?
Ogni volta che il Papa veniva qui per le vacanze estive salutava il sindaco, il parroco, le autorità e la popolazione. Per questo ho conosciuto tre Pontefici: Papa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.
GIADA: Da quando non è più residenza papale è cambiato il turismo?
Il turismo è cambiato ma non troppo. Da estivo che era prima, è diventato annuale. Papa Francesco ci ha fatto un grande dono: ha aperto le ville e i giardini al pubblico.
FRANCESCO: Come viene utilizzato il lago oggi? E nel passato?
Oggi il lago è una palestra a cielo aperto: c’è gente che va in bici, che corre, che fa surf, vela e nuoto. In passato era la piscina privata dell’Imperatore Domiziano. Negli anni ’70 ha ospitato le Olimpiadi di canottaggio.
YAHYA: È una brava cuoca? Sa cucinare i piatti tipici del suo paese?
So cucinare ma non ho molto tempo. Devo dire che mi piace anche mangiare!
LAVINIA: Le piace viaggiare? È mai venuta in Abruzzo? Cosa le piace della nostra regione?
Mi piace viaggiare e vengo sempre con molto piacere in Abruzzo. Amo le sue città ricche di storia, la montagna, il mare e la cordialità dei suoi abitanti che aprono la propria casa a chiunque venga.
FABRIZIO: Sappiamo che il sindaco di Crognaleto (Te) ha la cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo. Perché? Come l’ha conosciuto?
A Castel Gandolfo c’è una comunità di Crognaleto, sono circa 200 persone che hanno stabilito un legame profondo con il nostro paese e questo ha contribuito ad unire i due sindaci.
FRANCESCO: È mai stata a Marino a prendere il vino che esce dalla fontana?
Certamente!!!
MISIA: Conosce la canzone “Una gita ai Castelli”? Le piacerebbe cantarla con noi? Ecco chetutti, nessuno escluso, hanno intonato il famoso stornello: “Lo vedi, ecco Marino…….”
A questo punto il sindaco ha posto due domande ai ragazzi chiedendo loro come hanno vissuto la drastica chiusura della scuola e l’esperienza del terremoto del 2016.
Tutti hanno detto che sono dispiaciuti di non poter stare con i compagni e di non poter salutare le insegnanti proprio nell’ultimo anno della scuola primaria. Riguardo al terremoto pochi sono riusciti ad esprimersi avendo vissuto in modo doloroso quell’esperienza.
Ma non tutto viene per nuocere. Infatti in quella triste circostanza si è creato un legame speciale tra la scuola di Favale e l’IC di Valenza “A”. Il suo Dirigente, Maurizio Carandini, si è attivato fornendo alla piccola scuola strumenti tecnologici e la connessione ad Internet. Ma, come ha precisato un alunno, il suo aiuto non è stato solo materiale perché “ci è stato vicino allora e anche adesso” condividendo tante esperienze come quella di oggi.
È stato un crescendo di emozioni che non ha risparmiato nessuno!
L’intervento della Dirigente Renzi ha riportato la serenità con la proposta di una visita a Castel Gandolfo da effettuare nel mese di settembre per visitare i luoghi scoperti durante il progetto. Il sindaco, che ha provato da subito un’empatia verso i ragazzi e le insegnanti, ha manifestato con entusiasmo la propria disponibilità.
Il sindaco Milvia Monachesi ha donato un’esperienza irripetibile ai ragazzi che non vedono l’ora d’incontrarla.
Tanti slogan hanno risuonato nella nostra mente in questo periodo, quello “DISTANTI MA UNITI” in quest’occasione prende una forma concreta.
Last Updated on 26 Marzo 2021 by