Transizione ecologica, De Felice: “Marino può essere Comune pilota. Biodigestore per energia a km zero”

Transizione ecologica, De Felice: “Marino può essere Comune pilota. Biodigestore per energia a km zero”

“La Città di Marino potrà essere comune pilota nel percorso di transizione ecologica, con l’obiettivo di giungere ad avere una certificazione di cittadinanza ecologica”.

È questa una delle ambiziose, ma realizzabili idee lanciate da Gabriella De Felice, candidata sindaca della coalizione civica Marino 2030 nel corso della prima diretta social dedicata alla scoperta dell’agenda programmatica dell’alleanza che più di tutte le altre ha scelto di puntare su futuro, modernizzazione, europeismo, in un’ottica che inserisca l’innovazione nel solco della tradizione e la progettualità in un patto solidale tra generazioni.

Canale e traguardo  al tempo stesso sarà la tutela dell’ambiente “per noi la vera priorità, tant’è – ha svelato la De Felice  – che il nome stesso scelto per la coalizione è stato ispirato proprio dalle indicazioni che provengono dal progetto ONU Agenda 2030” nella quale sono fissati 17 obiettivi per la crescita sostenibile da raggiungere entro l’inizio del prossimo decennio.

De Felice, nel corso della diretta, a proposito di innovazione e sviluppo necessari, ha puntato dritto su uno dei temi maggiormente complessi e rilevanti in termini di sostenibilità ambientale: la questione rifiuti.

“La nostra proposta è quella di condurre Marino ad essere autonoma in questo settore: i rifiuti cesseranno di essere considerati solo scarti e per diventare una vera risorsa. Ciò può accadere attraverso la realizzazione di un biodigestore anaerobico: ovvero una centrale che dal trattamento dei rifiuti produca energia con un abbattimento evidente dei costi. Si eviterebbero infatti il trasporto e il deposito in discarica fino a poter diminuire in maniera sostanziosa la tassa sui rifiuti (Tari) con la possibilità finale, per il Comune di Marino, di autoalimentarsi dal punto di vista energetico, reimmettendo energia nella rete che alimenterebbe sicuramente gli edifici pubblici e col passare del tempo e l’alzarsi di livello di produzione dell’energia anche le abitazioni private”.

L’idea del biodigestore anaerobico come soluzione per i rifiuti torna a prendere forma ed è stata sposata con decisione dalla coalizione Marino 2030 per Gabriella De Felice sindaca, a maggior ragione dopo le ulteriori certezze e rassicurazioni su assenza di emissioni e impatto ambientale. Parametri di sostenibilità certificati anche da Legambiente in un documento dello scorso 26 gennaio 2021.

“È decisamente tempo per la Città di Marino di guardare al futuro  – ha commentato De Felice a latere dell’evento social – senza timori e pregiudizi ma con la coscienza di verificare con perizia i parametri di sicurezza delle nuove tecniche. Solo così lo sviluppo sarà realmente sostenibile ed essere la radice salda del forte progresso sociale e culturale a cui la nostra comunità deve legittimamente ambire”.

Last Updated on 20 Febbraio 2021 by

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Redazione

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