Slow Wine Fair, day by day (2/3)

(Adnkronos) – Bologna, 27 febbraio: benvenuti al secondo giorno di Slow Wine Fair.  Un inizio di settimana che si apre con una delle grandi novità di questa seconda edizione della fiera del vino “buono, pulito e giusto”: dalla pluriennale collaborazione con Milano Wine Week approda alla Slow Wine Fair il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, uno speciale spinoff degli MWW Awards, che questa mattina ha premiato le migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail. Un’occasione per celebrare la cultura del bere bene e del vino “buono pulito e giusto”, per rafforzare il legame tra locali e winelovers che incentrano le proprie selezioni su vini di questo tipo. 
Scopri tutti i vincitori del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow
 Come si fa a scegliere un vino al ristorante? Come far sentire il cliente di un’osteria a proprio agio nel momento in cui deve abbinare una buona etichetta, a un prezzo accessibile, alle scelte gastronomiche? La carta dei vini è uno strumento che va in aiuto della narrazione del vino per quei produttori che lavorano bene? E il ruolo del sommelier oggi è in crisi come le altre figure professionali della ristorazione? Vendemmie dedica settimanalmente una rubrica al ruolo centrale dei sommelier nella ristorazione, come figure chiave per il collegamento tra il mondo della produzione e il consumatore, come comunicatori di cultura del bere responsabile e di qualità.  
Scopri la rubrica Carta Vini
  È stata la prima delle due giornate dedicate ai buyer e professionisti del vino, un mondo ampio e variegato che comprende importatori, distributori, osti, ristoratori, sommelier, enotecari, giornalisti e opinion maker. Slow Wine Fair lo ricordiamo è soprattutto un momento di incontro tra buyer o professionisti dei settori Gdo e Horeca e i produttori presenti nel banco d’assaggio. Sono oltre 100 i buyer internazionali che partecipano alla fiera e numerosi sono i professionisti italiani per incontrare le aziende che più corrispondono ai loro interessi. Tra i Paesi maggiormente attenti alle caratteristiche espresse dal catalogo espositori il Nord America e del Nord Europa, e tra questi in particolare la Germania – il più importante mercato europeo per il vino bio, il quarto mercato al mondo per consumi e la seconda destinazione del nostro export di vino -, Paese su cui la Slow Wine Fair ha concentrato la sua attenzione con circa un terzo dei buyer selezionati. Questi professionisti rivestono un ruolo straordinario nell’indirizzare le scelte del grande pubblico verso un vino proveniente da un metodo produttivo virtuoso anziché da un’agricoltura massiva.   Anche oggi non potevamo non raccontarvi cosa ci ha colpito di più. Questa volta lo facciamo senza allontanarci troppo e dedicando questa serie di assaggi alla regione che ospita questa fiera e che è il tema del primo Focus territoriale di Vendemmie.  

Paltrinieri Radice di Lambrusco di Sorbara 2021

 Nel cuore di Sorbara, nel luogo più vocato come la Vigna del Cristo, la Cantina Paltrinieri mette in bottiglia uno dei lambruschi più golosi del panorama modenese. I Sorbara in purezza rispettano e valorizzano la tradizione, proprio come Radice, fresco, dinamico, gioioso e giocoso nel gusto e negli abbinamenti. 

Cantina della Volta Spumante Millesimato 2016 Christian Bellei

 A Bomporto di Modena, Cantina della Volta nasce dalla centenaria esperienza della famiglia Bellei oggi giunta alla quarta generazione. Spumante di qualità: dal 1920 questa è la loro passione, un Metodo Classico ricco di significati e di storia. Lambrusco di Sorbara vinificato bianco, pressatura del grappolo per il 30% , fermentazione malolattica e oltre 5 anni sui lieviti. Assaggio raffinato con salvia, verbena, profumi di mela verde e una struttura decisa. 

Cantine Romagnoli Ortrugo di Colli Piacentini 2019

 Le cantine nascono dal sogno di un imprenditore visionario che in terra piacentina ha deciso di produrre un interessante metodo classico, e non solo. Alla guida Alessandro Perini con tanta voglia di stupire e di mettere in bottiglia il territorio e la qualità. Delle 3000 bottiglie questa è la 232. Una produzione esigua per un grande Ortrugo fermo con un anno di sosta sui lieviti. Ricco, gessosa, dalla decisa nota sapida che tanto ricorda il terroir di Chablis  

Cleto Chiarli Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Vino biologico

 Un progetto nato nel 2000 con la voglia di una produzione che racconti il Lambrusco, uva che rende merito al territorio raccontandone la storia e la tradizione. Vino frizzante extra dry, ha il brio del Lambrusco e l’equilibrio di un assaggio perfettamente bilanciato in acidità. Biologico, slow, pulito, buono e giusto 

Chiara Condello Le Lucciole 2019 Romagna Sangiovese Predappio

 Sulle colline di Predappio, Chiara Condello è custode di una viticoltura tramandata da centinaia di anni. Il suo progetto rivoluzionario, di un Sangiovese che esprimesse liberamente il potenziale di queste terre, è un successo senza precedenti. Dai suoli calcareo argillosi, dove le viti affondano le proprie radici in una terra povera, emerge la struttura di un vino che ha tessuto, profumi, finezza, longevità. 100% Sangiovese, invecchiamento in botti di rovere di Slavonia da 35 ettolitri; 4000 bottiglie prodotte. 

Fattoria Zerbina Poggio Vicchio 2021 Romagna Sangiovese Superiore DOC

 Struttura, intensità, finezza. Ogni produzione, ogni assaggio rievoca sempre le stesse strardinarie caratteristiche dei vini. Fattoria Zerbina (Faenza) ovvero Cristina Geminiani subentrata nell’attività di nonno Vincenzo, è diventanta un punto di riferimento per la valorizzazione di Albana e Sangiovese. Poggio VIcchio, affinato 12 mesi in barrique, ha struttura, note fresche e fruttate tipiche del vitigno, sfumature balsamiche. 

Azienda Agricola Giovannini Senza Paura 2021

 Azienda agricola famigliare, da tre generazioni lavora Albana, Sangiovese e Trebbiano per una produzione di altissima qualità. 15 ettari a regime biologico per un vino totalmente slow. Meno di 1000 bottiglie per questo Albana Passito, vino da uve stramature, vinificato in cemento dal gusto equilibratissimo, dove spicca la nota minerale. 

Marta Valpiani La Fugarena Riserva 2019

 Una cantina che è la storia di una famiglia, condotta oggi da Elisa, agricoltrice appassionata di botanica e geologia. Nel cuore di Castrocaro Terme, autentico anfiteatro naturale, il vino è un racconto nuovo fatto di bellezza, equilibrio naturalità. Un Sangiovese che mantiene intatte tutte le sue peculiarità: freschezza, frutto e tanta eleganza. 

Noelia Ricci Bro’ Trebbiano Forlì 2021

 Una storia di terra scritta su argille e sabbie calcaree, di uve Trebbiano coltivate proprio su pendii emersi che guardano al Mare Adriatico. Salvia, fiori giallo, profumi di fieno ed erba di campo, un frutto maturo e quella sferzata sapido minerale che lo rende dinamico, tonico, incredibilmente bello all’assaggio.  Dove mangiare al termine della seconda giornata di Slow Fair? Ne abbiamo già scritto già, ma vale la pena tornare sui dieci ristoranti scelti per voi da Marco Colognese che meritano una visita anche per la selezione attenta del vino con carte davvero interessanti: Bologna in cucina e in cantina, tradizione e non solo con dieci indirizzi da ricordare  Adnkronos – Vendemmie —[email protected] (Web Info)

Last Updated on 27 Febbraio 2023 by Redazione 2

Redazione 2

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