Roncigliano, intervista al portavoce Salute Ambiente Albano

Roncigliano, intervista al portavoce Salute Ambiente Albano

Albano – Una voce unica per ribadire forte il concetto di NO alla riapertura della discarica di Roncigliano.

In una assemblea pubblica che si è svolta lo scorso 19 giugno nel piazzale antistante l’ex discarica di Albano si sono riunite istituzioni e cittadini comuni per protestare, e ribadire nuovamente qualora fosse stato necessario, il secco NO alla riapertura dell’impianto TMB (trattamento meccanico biologico – il frullatore per rifiuti indifferenziati) sul territorio dei Castelli Romani, in particolare di Albano.

giugno

L’ipotesi di riapertura, sembrerebbe necessaria a soddisfare le esigenze della capitale che è alle prese con una vera e propria emergenza rifiuti.

I sindaci di Albano, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano e Lanuvio, il presidente della commissione rifiuti Lazio, Marco Cacciatore, numerose associazioni ambientaliste e tanti comuni cittadini si sono riuniti per sottolineare che la riapertura della discarica non può essere la soluzione. Porta a porta, riduzione e riciclo invece lo sono, e lo dimostrano i numeri.

Le prime mobilitazioni erano scattate appena si era paventata l’ipotesi di cessione del sito alla società del Gruppo Cerroni bloccata poi per il mancato rispetto della documentazione sull’antimafia.

Intanto la raccolta firme lanciata dall’associazione Salute Ambiente ha raggiunto quota 2.600 cittadini che hanno firmato i moduli per richiedere la revoca delle autorizzazioni rilasciate dall’Ufficio Rifiuti Lazio nel 2019.

Autorizzazioni che come detto, non rispettano l’interdittiva antimafia del 2014, confermata tre anni dopo da una sentenza del Consiglio di Stato.

Per fare maggiore chiarezza su questa preoccupante situazione, che potrebbe diventare una vera e propria emergenza ambientale nel territorio dei Castelli Romani, abbiamo raggiunto il portavoce dell’associazione Salute Ambiente Albano, Amadio Malizia, che vigila in maniera attiva sul sito di Trattamento Meccanico Biologico andato a fuoco nel 2016.

Signor Malizia, Roncigliano è una situazione che desta preoccupazione per tutti gli abitanti della zona ma non solo. Cosa significherebbe una riapertura di questo impianto?

La nostra contrarietà alla discarica di Albano è legata ad un motivo oggettivo: i cittadini che vivono nel raggio di 5 km in linea d’aria da quell’immondezzaio muoiono, si ammalano e si ricoverano più del resto dei residenti del Lazio. Lo attesta, con certezza, uno studio epidemiologico, redatto da medici-epidemiologi del Sistema Sanitario Nazionale, e commissionato dalla Regione Lazio, disponibile anche on line: www.eraslazio/impianti/cecchina-albano-laziale.”

Questo studio ricostruisce la correlazione diretta tra l’esposizione a discariche, inceneritori e TMB (i frullatori per rifiuti indifferenziati) e il peggioramento della salute umana. La nostra associazione non sostiene nessun partito, nessuna ideologia, ma difende solo la salute nostra e dei nostri figli e nipoti e l’ambiente. Punto.

Il resto è noto: i rifiuti urbani possono essere trattati senza incorrere in rischi sanitari e ambientali. Grazie a sistemi di gestione ormai ampiamente diffusi in tanti paesi d’Italia, Europa e del mondo. Parliamo del porta a porta (ossia la raccolta domiciliare della spazzatura) che permette di differenziare i rifiuti la cui frazione secca deve essere poi riciclata in appositi impianti, per ottenere un ciclo di vita pressoché infinito delle materie prime-seconde.

Mentre la frazione umida può essere trattata in modo davvero pulito mediante compostaggio piccolo, condominiale e di comunità per produrre compost veramente bio da riutilizzare in orti, giardini e vasi di casa. Il tutto andrebbe poi coniugato con sistemi di riduzione, riciclo e riuso”.

In queste ore stanno è necessario affrontare un nuovo imminente pericolo, cosa sta succedendo?

5 anni fa la sindaca Raggi aveva promesso una rivoluzione nella gestione dei rifiuti, già allora decisamente problematica. Questa rivoluzione non c’è stata. Le ripeto, non sostengo partiti, quindi la mia è una critica oggettiva basata sui fatti. Il porta a porta a Roma è cresciuto di 3 punti percentuali in 5 anni, ora si attesta attorno al 45%: una percentuale da terzo mondo.

Quindi Roma non sa dove buttare le circa 2mila tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati che produce ancora oggi. E stanno pensando, per l’appunto, di trasformare Albano nella pattumiera di Roma, per ‘salvarla dall’emergenza’. Una cosa inverosimile, a cui siamo pronti ad opporci con tutte le nostre forze.

Evidentemente, il ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani e la sindaca Raggi non hanno ancora capito che Roma può salvarsi per davvero solo stanziando fondi straordinari per far ‘esplodere’ il porta a porta e il sistema del riciclo, anziché cercare buche da riempire e gente da ammazzare con i tumori. Con un piano serio, in 2 anni Roma può raggiungere livelli eccellenti nella raccolta porta a porta e avviare così un ciclo virtuoso dei rifiuti.

Perché secondo lei è così difficile per città come Roma, attivare un sistema di gestione virtuoso dei rifiuti piuttosto che tornare a soluzioni come quella dell’impianto di Roncigliano?

Purtroppo bisogna constatare che quello dei rifiuti è un business redditizio su cui lucrano imprenditori privati, i quali preferiscono optare per impianti di grandi dimensioni e soluzioni “facili”, anche se altamente impattanti su salute e ambiente.”

Piuttosto che impianti locali, piccoli e improntati all’impatto minimo, con il controllo dei soggetti pubblici coinvolti. Le soluzioni ci sono, ma richiedono pianificazione e volontà politica. Il contrario è quello che desiderano i grandi e ben noti signorotti dei rifiuti”.

In cosa vorrebbe vedere trasformato il sito di Roncigliano?

Dopo 40 anni di violenza perpetrata a livello epidemiologico e ambientale, il mio sogno è che la discarica di Albano venga trasformata in uno dei più grandi boschi dell’area sud di Roma, per sanare il male che questo territorio ha subito”.

Last Updated on 14 Luglio 2021 by

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Redazione

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