Rocca di Cave, il dinosauro “Tito” torna a “vivere” all Geomuseo Planetario di Colle Pozzo

Rocca di Cave, il dinosauro “Tito” torna a “vivere” all Geomuseo Planetario di Colle Pozzo

Rocca di Cave (Rm) – Ieri grande festa con il tutto pieno nel paesino di montagna per l’inaugurazione del geomuseo Planetario e lo scoprimento del Dinosauro “Tito” vissuto prima del diluvio universale milioni di anni fa e alcuni suoi resti furono ritrovati nella zona dei Monti Prenestini dagli studiosi. Hanno partecipato al taglio del nastro a circa mille metri di altezza sul promontorio meraviglioso della zona verde laziale, con la sindaca Gabriella Federici (che ha fortemente voluto questo progetto) a fare gli onori di casa: la presidente del Gal Castelli Romani e Monti Prenestini Federica Lavalle, la sindaca di Frascati Francesca Sbardella, originaria di Rocca di Cave, la commissaria della comunità montana Castelli Monti Prenestini Serena Gara, la consigliera regionale Michela Califano, Cristiana Avenali, responsabile ufficio dei piccoli comuni della regione Lazio, il commissario della nona comunità montana Nando Cascioli e il senatore Bruno Astorre sempre presente sul territorio. L’opera sorge all’interno dell’area del nuovo giardino dello spazio planetario, il geomuseo oggetto di una strategia integrata di riqualificazione e rilancio realizzata dal comune di Rocca di Cave con il sostegno del Gal Castelli Romani e Monti Prenestini. Molto soddisfatta la sindaca Gabriella Federici, che ha dichiarato : ” Un progetto portato a termine in un grande e bellissimo lavoro di squadra, con i finanziamenti della Regione Lazio, del Ministero degli Interno e del Gal, che in pochi mesi ha portato a questo bel traguardo, di riqualificazione dell’area, ed oggi la presenza di centinaia di persone, cittadini del posto e visitatori mi riempie il cuore di gioia. Ringrazio personalmente tutti, in particolare il signor Antonio Bangrazi, esperto di sculture e rocce di Rocca di Cave, che ha scoperto alcuni sassi di ossa fossilizzate, vicino casa sua, durante alcuni lavori edili. Che a fronte degli studi poi realizzati a Milano, presso il museo di scienze naturali fatte dal professore Dal Sasso, che hanno confermato essere del Dinosauro Tito. Una promozione turistico culturale della nostra zona, che porterà ulteriore interesse per il nostro territorio, essendo “Tito” il quinto Dinosauro scoperto, della preistoria geografica italiana., figlio di altri animali preistorici africani, migranti in terre come le nostre essendo un cucciolo, lungo 6 metri con un peso di 600 kg , veramente una scoperta di grande rilevanza mondiale”.

Un patrimonio da tutelare e promuovere a livello nazionale per la sua straordinaria unicità – ha dichiarato la presidente del Gal Federica Lavalle. Qui dove oggi sorgono suggestivi paesaggi montani un tempo si estendeva il mare con una barriera corallina di cui abbiamo traccia in un bellissimo percorso. Beni archeologici e naturalistici che rappresentano un unicum in tutta la nostra regione e che oggi sono al centro di un importante progetto di promozione territoriale

Grazie al programma di sviluppo rurale 2014-2020. – spiega Patrizia Di Fazio, direttore tecnico del Gal – abbiamo sostenuto con un investimento di oltre 245mila euro la riqualificazione dell’area antistante il geomuseo. Qui verranno recuperati alcuni manufatti da destinare a laboratori didattici e biblioteca. Attraverso queste risorse, verranno ampliati i servizi e migliorata la fruibilità dei singoli percorsi per dare finalmente a questo luogo l’attenzione che merita”.

Last Updated on 22 Agosto 2022 by

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Redazione

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