Nemi: Grande partecipazione alla Festa dell’Unità nazionale-Forze armate, con rappresentanti dell’esercito. Presenti le scuole e le autorità locali

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Nemi – Grande partecipazione per la ricorrenza del 4 novembre, in cui si celebra la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, intesa come difesa dei nostri confini, secondo quanto sancisce la nostra Costituzione. Quest’anno all’insegna della libertà dalle restrizioni della pandemia che ha costretto in questi ultimi due anni a commemorarla in sordina, senza pubblico, picchetti d’onore e quant’altro poteva provocare contagi.

L’appuntamento è stato fissato in piazza Umberto I alle ore 10:15 con l’arrivo del picchetto d’onore del 6° Reggimento Genio Pionieri Nemi per poi proseguire lungo il corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare a piazza del Crocifisso dove staziona il Monumento ai Caduti di Nemi.

Il corteo – che ha sfilato per le vie del Borgo Antico – era composto, oltre che dagli studenti delle scuole di Nemi in gran numero, con bandierine, coccarde e il corpo docenti, anche da rappresentanti dell’Esercito, Croce Rossa, della Protezione civile, dell’Associazione nazionale Paracadutisti italiani (sede di Nemi), dall’Arma dei Carabinieri di Nemi, della Polizia locale, della Polizia di Stato di Genzano, Guardia Finanza Velletri, della Parrocchia di Nemi, rappresentanti dell’Amministrazione comunale, del sindaco Alberto Bertucci e un folto pubblico di cittadini di Nemi, nonostante il tempo freddo piovoso e ventoso.

Sono intervenuti: il Generale Francesco Bindi dello Stato Maggiore Difesa, il Comandante del Battaglione Nemi del 6º Reggimento Genio Pionieri Ten. Colonnello Giovanni Sorice; il Comandante di Compagnia Guardia di Finanza Velletri Capitano Giovanni Botta; Il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Nemi Maresciallo Dario Riccio; il Comandante della Polizia Municipale Gabriele Di Bella; Cm Marco Bernardi dell’Asso.Par; Parroco di Nemi Don Andrea De Matteis, Padre Ettore, Superiore dell’Ordine dei Padri Mercedari, rappresentante dell’Associazione Reduci e Combattenti di Guerra, rappresentante del Sovrano Militare Ordine Cavalieri Costantiniani.

Il corteo si è schierato in perfetto ordine a piazza del Crocifisso di fronte al Monumento ai Caduti, deponendo la corona di alloro alla sua base.

La parola è poi andata al sindaco Alberto Bertucci che ha voluto ricordare, in particolare ai giovani, “il significato di questa festa e le radici della nostra Repubblica democratica che affondano in un passato recente e quando eravamo oramai convinti che non potevano mai più succedere conflitti nella nostra Europa o ai confini continentali.

Ma date le esperienze atroci delle due guerre mondiali, ci si trova, proprio ai confini dell’Europa, ad assistere ad un conflitto che non avrebbe ragione di esistere e che potrebbe anche degenerare. Per questo è molto importante conoscere per non dimenticare e apprezzare sempre più la democrazia del nostro paese che stiamo vivendo.