Nemi, doppia festa oggi per il paesino delle fragole, che, oltre a essere preso d’assalto per la bella giornata e la festa del Primo Maggio da turisti e visitatori, in mattinata ha visto anche una partecipata messa con l’esposizione dello stendardo per i Santi Patroni Filippo e Giacomo, la cui ricorrenza cade oggi.


C’è stata la partecipazione di tutte le autorità locali, civili, militari e religiose. Presenti sul posto, come sempre, i Carabinieri della locale stazione, oggi tutti in servizio, coordinati dal comandante maresciallo Domenico De Rosa, la Polizia di Stato di Genzano e la Polizia Locale con il comandante Gabriele Di Bella, che stanno anche operando nel pomeriggio per la sicurezza e per mantenere l’ordine pubblico, a causa dei numerosi presenti che hanno affollato il borgo antico, tra i più belli d’Italia.
Sono intervenuti alla celebrazione dei Santi Patroni, per la celebrazione in chiesa e per il corteo lungo le strade del centro storico, il sindaco Alberto Bertucci, la consigliera regionale Edy Palazzi, il vicesindaco Giovanni Libanori, presidente anche dell’Istituto Sociale San Michele di Roma, altri assessori e consiglieri comunali.
In processione anche alcuni figuranti in abiti d’epoca, mentre la messa è stata celebrata dal parroco di Nemi don Andrea De Matteis. Molto sentita e partecipata la processione in corteo anche da numerosi cittadini.
Nel pomeriggio c’è stato anche un breve concertino di musica lirica in piazza Roma con il tenore Giuseppe Gambi e la soprano Laura Migliaccio.
Mentre questa mattina, nella chiesa centrale di Santa Maria del Pozzo, l’architetto e artista di origine nemese Bruno Corrias Marianecci ha donato al parroco un’opera realizzata su tavola di legno e lamina sbalzata, con finiture in argento e oro.
Sono rappresentati i Santi Apostoli Filippo e Giacomo, con la parte centrale che mostra un pavimento a scacchi, simbolo del bene e del male, del giorno e della notte, che danno vita all’albero della vita protetto da due angeli.
Sulla sommità della cornice domina l’occhio divino.
L’opera d’arte sarà esposta appena si avrà l’autorizzazione della Diocesi di Albano.



Foto e video di G.Boldacchini

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