Marino, si è tenuta la cerimonia d’intitolazione di via Consoli

Marino, si è tenuta la cerimonia d’intitolazione di via Consoli

Marino – Ad oltre 15 anni dalla scomparsa dello scrittore e storico fondatore del movimento Lgbt+ italiano, la sua città lo ricorda ufficialmente grazie a un impegno bipartisan iniziato nel 2016 dal Psi, Fondazione Consoli e GayLib, portato a compimento dalla giunta di centrodestra guidata dal sindaco Stefano Cecchi. Oggi pomeriggio a Frattocchie, presente Vladimir Luxuria ospite d’onore della manifestazione, alle ore 15.30 si è tenuta la cerimonia di intitolazione a Luciano Massimo Consoli del tratto di strada che unisce Via Luigi Einaudi a Via Aldo Moro nella frazione di Marino .
” Consoli è stato un intellettuale e illustre cittadino di Marino, noto come uno dei fondatori del movimento per i diritti civili Lgbt+ in Italia”, ha dichiarato Daniele Priori.

All’iniziativa di poco fa il sindaco di Marino, Stefano Cecchi, impegnato in altro appuntamento istituzionale, ha inviato i suoi saluti. Sono stati presenti la consigliera comunale di maggioranza, Anna
Martella, che ha presenziato con la fascia tricolore, amica di famiglia di Consoli e braccio operativo interno all’Amministrazione comunale nel corso del lungo iter burocratico. Poi, Fabio Mestici, segretario del Psi, primo proponente dell’iniziativa sul territorio ispirata dalle associazioni Fondazione Luciano Massimo Consoli, il presidente Claudio Mori e la segretaria Alba Montori, GayLib che ha visto l’intervento del segretario nazionale, Daniele Priori.

Tra i sostenitori dell’iniziativa sul territorio anche la consigliera comunale Franca Silvani (Pd) e il consigliere comunale Carlo Colizza (M5S). Presenti alla cerimonia anche gli assessori Rinaldo Mastantuono e Paolo Toppi, alcuni consiglieri comunali di Marino di maggioranza e opposizione. Le familiari di Consoli: Daniela Nardis, figlia della sorella Ines, da sempre vicina e solidale con le battaglie di Massimo e Milika Selmani Consoli, nuora dell’intellettuale e mamma del nipote primogenito di Consoli che dal nonno ha preso il nome Massimo.

Madrina della giornata da sempre vicina alla causa, la storica militante Lgbt, già deputata e oggi conduttrice Rai, Vladimir Luxuria.

CHI E’ STATO MASSIMO CONSOLI ? Luciano Consoli, da tutti conosciuto semplicemente come Massimo, era nato nel quartiere romano di Testaccio, nel condominio di via Galvani 29, dove il Comune di Roma ha posto in suo onore una targa. Era figlio di una storica famiglia di Frattocchie, nel comune di Marino, dove ha trascorso tutta la sua vita, alternando alla residenza nel buen retiro di via Einaudi, significativi periodi all’estero, in particolare in Olanda, dove nel 1969 ha promosso, assieme ad altri intellettuali europei, la Carta di Amsterdam, poi pubblicata nel 1971 con il titolo “Appunti per una rivoluzione morale: l’omosessualità rivoluzionaria”. E negli Stati Uniti, dove, all’inizio degli anni ‘80, fu tra i
primi a cogliere la gravità sociale della scoperta del virus Hiv che di lì a pochi anni sarebbe deflagrato nel mondo intero.

Nel corso della sua pluridecennale attività, iniziata nel 1959, Massimo ha raccolto un archivio storico internazionale sulle tematiche Lgbt+, oggi custodito presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma e presso la sede del Gay Center.

Nel “Fondo Consoli”, così denominato, sono contenuti gli originali di articoli, studi, corrispondenze circa le origini del movimento gay, oltre a migliaia di libri, articoli, gadget a tema. Massimo Consoli ha riscoperto o valorizzato, attraverso traduzioni e studi, personaggi poi definiti “padri fondatori” del
movimento di liberazione omosessuale nel mondo quali il grande giurista tedesco Karl Heinrich Ulrichs, lo scrittore ungherese Karl-Maria Kertbeny, l’intellettuale, attivista anarchico scozzese John Henry Mackay, l’antropologo e filosofo finlandese Edward Westermarck e altri.

Ha conosciuto e frequentato artisti e letterati come Dario Bellezza, in onore del quale, primo in Italia, a Marino ha promosso l’intitolazione di una via; Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Mario Mieli e altri.
Il noto antropologo francese Alain Danielou, tra i massimi studiosi della cultura indiana, definì scherzosamente Consoli, noto anche per la sua forte vocazione carismatica e spirituale “papa degli omosessuali”.

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Last Updated on 11 Dicembre 2023 by Autore M

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