Marino, inaugurazione mostra “Il Mondo Che Non C’è” di Sergio Angeli al Museo Civico Mastroianni

Marino, inaugurazione mostra “Il Mondo Che Non C’è” di Sergio Angeli al Museo Civico Mastroianni

Marino – Si inaugura al Museo Civico Mastroianni, mercoledì 15 gennaio alle ore 18:00, l’interessante mostra dell’artista Sergio Angeli la cui ricerca artistica, sulle tracce di un ipotetico mondo post-umano, non a caso è ambientata in un museo che raccoglie i reperti del vecchio Antiquarium Comunale, ora allestito nell’ex-chiesa duecentesca di Santa Lucia, sede appunto del Museo raro esempio di architettura gotica nell’area dei Castelli Romani. L’ingresso sarà consentito ai soli possessori del certificato verde rafforzato (super green pass) come previsto dalle vigenti normative anti Covid-19.

La densa stratificazione di segni e reperti negli ambienti del museo entra in rapporto con le visioni sublimate di Angeli, per il quale il mondo percepito appare più accogliente di quello reale. Si tratta di scene di vita, paesaggi deformati arricchiti da piante e fiori “aliene”. Una ricca cosmogonia pittorica che ricrea un mondo possibile a partire dalla traccia mentale e traumatica di una cancellazione, allo stesso modo in cui l’allestimento museale rievoca per noi il passato proiettandolo oltre il presente, in un futuro ideale” scrive dell’artista Fabio Benincasa – Duquesne University.

Come avviene nell’archeologia, storicizzare il resto significa spingersi oltre il manifestarsi della storicità nella condizione umana. Come in un museo ideale dedicato a una civiltà scomparsa, Angeli misura coscientemente la distanza fra l’accadere in senso naturale e il far accadere in senso artistico.

La serie di IL MONDO CHE NON C’E’ sembra suggerirci che quando il percorso esistenziale ha luogo nel vuoto di qualsiasi tradizione culturale, il senso del presente si perde e resta senza margine dell’operare, dileguandosi. Solo la fiducia dell’artista in uno sguardo emotivo e affettivo può restaurare un percorso visionario, anche se probabilmente illusorio. Un relitto al quale aggrapparsi nella deriva collettiva” sottolinea ancora Fabio Benincasa nella prefazione del catalogo. 

La personale resterà aperta al pubblico fino a domenica 30 gennaio 2022.

Last Updated on 14 Gennaio 2022 by

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Redazione

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