Marino, riceviamo e pubblichiamo dalla professoressa di religione Alessia Palmegiani questo articolo di riflessione redatto con i bambini dell’istituto Comprensivo.

“Mercoledì 9 aprile presso i locali del Plesso “M. D’Azeglio” abbiamo avuto l’onore di ospitare PADRE ANDREA STEFANI, frate minore appartenente alla Provincia di San Bonaventura e STEFANO CECCHI, Sindaco di Marino, in occasione di una conferenza con gli alunni” commenta la professoressa Palmegiani. “Un incontro in relazione al Progetto Legalità – “Insieme è possibile” promosso dall’Ufficio Scuola del Vicariato della Diocesi di Albano Laziale in collaborazione con gli istituti del territorio, tutto testimoniato con zelo e professionalità dal giornalista, fotoreporter, del Team Antiviolenza della Procura di Velletri LUCIANO SCIURBA. L’idea dell’incontro nasce nel corso di una cena d’autunno quando Padre Andrea mi stava raccontando delle sue ultime mansioni e incarichi assegnati tra cui il suo essere Cappellano della Casa Circondariale di Paliano (FR), luogo ove sono ristretti detenuti collaboratori di giustizia. Subito ho chiesto a Padre Andrea se avesse avuto
piacere nel parlare ai miei alunni delle Classi Quinte, di cosa fa e chi incontra quando si reca in visita nel carcere di Paliano (Frosinone).
Dopo aver affrontato per sommi capi cosa vuol dire avere avuto problemi con la giustizia, essere detenuto ed essere collaboratore di giustizia, si è cercato di vedere come intorno al nostro piccolo territorio vi siano degli enti che promuovano azioni di accoglienza e di recupero di persone che abbiano avuto momenti di disorientamento nella propria vita e necessitano di aiuto da parte della comunità esterna. Padre Andrea ha raccontato della storia di un ragazzo, usando uno pseudonimo per indicare un detenuto che lui sta accompagnando in un processo di recupero e di risanamento sociale e guarigione interiore, la cui storia è simile a tante altre storie di chi viene adescato dalla malavita perché necessita del “pane quotidiano”; ecco, Padre Andrea ha insistito molto sulla parola “bisogno” che non può rispondere alle richieste di ciò che detta la parola “desiderio” come giustamente suggerito anche dal Sindaco Cecchi. Egli ha cercato di far comprendere che molte persone si trovano ad aver commesso cose poco lecite per rispondere ai bisogni di una famiglia che non aveva di che vivere, iniziando con piccoli furti, passando a essere coinvolti nel traffico di droga locale sino ad arrivare a uccidere per denaro e Michele ha ucciso molte volte, sino a “riempire un intero cimitero” per soldi, ma raccontando, le lacrime accompagnano le parole e un pianto di purificazione rende quest’uomo nuovo, pronto a fare qualcosa di altro nella vita che non sia uccidere e seminare morte intorno a sé. E, Padre Andrea si fa garante di tutto questo perché, incitando i ragazzi presenti in aula, chiede cos’è che cerca ognuno di noi essenzialmente nella vita ed uno di loro ha risposto in modo deciso: “L’amore !”.

Il Sindaco Stefano Cecchi è, poi, intervenuto proseguendo sulla scia del discorso aperto da Padre Andrea e facendosi promotore e invitando a farsi promotori e costruttori di bene comune in un tessuto sociale ove vi sono problemi di vario genere, ove ciascuno è chiamato come cittadino a impegnarsi perché si creino sempre meno situazioni di rischio per gli adolescenti in particolare e ci si impegni per rendere la comunità
aperta ad accogliere chi ha desiderio di riscattarsi e che si dia la possibilità di far riscattare”. Tutti i relatori, sostanzialmente hanno incoraggiato i ragazzi a farsi protagonisti delle proprie vite e delle proprie scelte affinché rispondano al quel desiderio profondo di sentirsi realizzati, dunque persone libere” come dice la Bibbia nel vangelo di Giovanni 8:32: Conoscerete la verità è questa vi renderà liberi”.
Al termine dell’incontro anche il cronista Luciano Sciurba, portando la sua testimonianza di fotoreporter sul territorio dei Castelli e avendo la possibilità di immortalare tanti fatti e tanti volti, con il fine di ricordare che nonostante vi sia tanto male, molte volte esso si tramuta in bene; spesso, molte persone che compiono azioni illegali sono esse stesse vittime di un sistema di illegalità che le risucchia e toglie loro proprio quella ricchezza profonda che è la libertà e, porgendo loro la mano, si scopre che non è così difficile dare una possibilità di riscatto a chi vuole riscattarsi. Come accade anche nel carcere di Velletri, dove il giornalista collabora con la Direzione in molte iniziative sociali, culturali e di spettacolo, che coinvolgono i detenuti. Tra cui la realizzazione di un mensile “Voci di Ballatoio” fatto dagli stessi detenuti e molte altre iniziative tese alla socializzazione con il mondo esterno volute dalla direttrice Anna Rita Gentile. Padre Andrea ha concluso l’incontro dando “un compito per casa”: chiedere ai propri genitori di poter ospitare un detenuto per tre giorni in casa. A noi, a voi la risposta!
I bambini hanno poi regalato una bottiglia di vino in rappresentanza dei prodotti della terra dove vivono agli ospiti intervenuti.

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