L’uso scorretto della muscolatura della oro-facciale: un problema spesso sottovalutato

L’uso scorretto della muscolatura della oro-facciale: un problema spesso sottovalutato

Respirare, deglutire e masticare sono tutte funzioni basilari che diamo per scontate, ma in alcuni casi possono risultare problematiche. Queste difficoltà possono essere gravi, perché magari di origine neurologica o più lievi legate invece ad un problema morfologico o funzionale. In questi ultimi casi interviene una figura medica come la logopedista che provvede a identificare e a curare il problema attraverso trattamenti specifici e la terapia miofunzionale che punta al riequilibrio del tono dei muscoli oro-facciali e la correzione delle eventuali funzioni alterate.

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Parliamo di questo argomento con la dottoressa Manuela Ciuffa, logopedista del Centro Albero della Vita di Ariccia, che ci darà alcuni consigli per riconoscere e prevenire queste difficoltà: “Alcuni segnali sono lampanti. Se un bambino è spesso a bocca aperta oppure di notte russa o lascia la saliva sul cuscino con ogni probabilità avrà difficoltà anche nella masticazione, nella deglutizione e nel parlare. Questo processo a catena è dovuto alla stretta correlazione tra bocca, naso e lingua. Le prime difficoltà potrebbero essere ravvisabili fin dalle prima ore di vita, quando si riscontra una mancata suzione. Oltre a possibili problemi legati alla montata lattea della madre, il piccolo potrebbe non attaccarsi al seno a causa del frenulo linguale corto.

In questo caso, un intervento immediato porterebbe ad una alimentazione corretta ma sarebbe anche preventivo, in ottica futura, verso possibili problemi linguistici ad esempio. Secondo alcuni studi l’incidenza del frenulo linguale corto (che non richiede necessariamente un intervento ma che presenta comunque un’alterazione), è di circa il 3% dei neonati. Le statistiche fanno registrare il 50% dei casi in più nei maschietti rispetto alle femminucce. Grazie alla presenza, seppur ancora solo in poche strutture, della figura del logopedista nel team neonatale, ci si può accertare facilmente di questo problema”.

Dottoressa anche un bambino allergico o spesso raffreddato potrebbe avere nella crescita, alcune funzioni di deglutizioni o linguistiche compromesse?
Certamente. La respirazione attraverso la bocca piuttosto che con il naso infatti, porta ad avere una postura errata della lingua, una muscolatura facciale poco tonica e un palato tendenzialmente alto e stretto.
Sarà compito del logopedista comprendere la natura del problema ed eventualmente, attraverso un intervento multidisciplinare, arrivare alla completa risoluzione del problema ripristinando completamente la qualità della vita. In questi casi è utile, con finalità preventive, un’educazione verso l’igiene nasale e all’educazione per una corretta respirazione fisiologica.

Ciucci e biberon sono certamente importanti per i genitori, può darci qualche consiglio?
E’ importante utilizzare ciucci e biberon in modo corretto e non oltre il tempo necessario. Il ciuccio deve essere acquistato secondo le età indicate sulle confezioni. Tra caucciù e silicone poi sarebbe preferibile quest’ultimo per una tendenza minore a modificarsi di questo materiale e per l’assenza di bisfenolo.
Per quanto riguarda l’alimentazione o le capacità di bere dal bicchiere, è importante rispettare gli step della crescita. La paura di alimentare i bambini con cibi troppo solidi o quella del passaggio dal biberon al bicchiere è un’ansia che i genitori devono assolutamente superare. La masticazione di cibi compatti aiuta lo sviluppo corretto e armonioso dei muscoli facciali necessari a tutte le altre funzioni della respirazione e del linguaggio. A tre anni il bambino dovrebbe aver ormai raggiunto le capacità di utilizzare tutti gli ausili di un adulto e mangiare tutte le consistenze di cibi.

Quali problemi potrebbe causare la postura errata della lingua?
Sicuramente potrebbe portare a problemi al mascellare superiore perché non verrebbe modellato nella maniera corretta, e, se spinge erroneamente durante gli atti deglutitorio, anche allo spostamento verso l’esterno dei denti (cosiddetto morso aperto) oltre che ad un problema di alimentazione e di deglutizione e magari anche alla colonna vertebrale. Sicuramente è opportuno prestare attenzione al problema prima di utilizzare l’apparecchio per i denti perché la malocclusione, non risolvendo la causa funzionale, si potrebbe ripresentare nuovamente. Se la muscolatura infatti si muove in maniera errata vincerà ancora una volta sull’osso andando quindi a spostare ancora i denti.

Dottoressa in chiusura un consiglio per i genitori.
Lasciare liberi i bambini di sperimentare superando le paure, stimolare in maniera corretta i propri figli facendogli rispettare i tempi della crescita. Fidiamoci di più del loro istinto!

Dott.ssa Manuela Ciuffa

Last Updated on 20 Giugno 2021 by Redazione 2

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