Le Antenne 5G sono un rischio per la salute?

Le Antenne 5G sono un rischio per la salute?

Sentiamo spesso parlare di 4G e 5G, ma effettivamente quanto ne sappiamo?

Le domande che la maggioranza della popolazione, preoccupata, vorrebbe porre agli esperti si possono sintetizzare: cos’è esattamente questo G5? quanto impattano sulla salute e sull’ambiente queste tecnologie?

L’Arpa Lombardia spiega sul suo sito ufficiale che il 5G, oltre ad essere l’evoluzione tecnologica della telefonia mobile e della trasmissione dati fra utenti, consentirà anche nuovi servizi di comunicazione utente-macchina e macchina-macchina (internet delle cose). Questa tecnologia sarà impiegata nel campo della telemedicina, della domotica, nei processi industriali, nel turismo e per le auto a guida autonoma, per citare alcuni esempi.

Ma c’è una regolamentazione che tuteli l’ambiente e le persone da questi campi elettromagnetici?

L’ingegnere Angelo Rizzo, in un video sulla pagina web dell’A2C, un’associazione di liberi professionisti nei settori della consulenza tecnica specialistica per società, enti e privati e nella progettazione di impianti civili ed industriali, ha spiegato che la normativa esiste, ma non c’è nessuna distanza da rispettare per l’installazione delle antenne.

“A livello nazionale”, spiega l’ingegnere “il punto di riferimento è la Legge n.36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”. Questa legge non indica delle distanze, ma piuttosto degli obiettivi di qualità da rispettare, che si ottengono andando a minimizzare i valori di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Gli obiettivi di qualità per aree densamente frequentate sono di 6V/m per i campi e 100 mW/m2 per la densità di potenza. Oggi l’autorizzazione all’installazione e all’esercizio di ripetitori di telefonia mobile è subordinata a numerosi criteri tra cui: la normativa ambientale; la pianificazione urbana e rurale e del piano delle telecomunicazioni; gli obblighi della concessione, dell’accesso o dell’uso di suolo pubblico o privato; le norme relative alla limitazione dell’esposizione delle persone ai campi magnetici prodotti dalle reti di comunicazione elettronica, in conformità alle norme comunitarie. Spetta agli Enti Locali – ricorda l’ingegnere Rizzo – effettuare questi accertamenti, previo rilascio dell’autorizzazione. Ricordo che le norme a tutela della salute dai rischi dell’elettromagnetismo sono competenza esclusiva dello Stato. Concludendo, non esiste più una distanza minima stabilita per legge tra ripetitori di telefonia mobili e abitazioni. La distanza di sicurezza va calcolata da chi progetta l’opera tenendo conto degli obiettivi di qualità descritti dalla Legge Quadro. Se ritieni che un ripetitore di telefonia mobile, un ripetitore 5G o di altro tipo sia troppo vicino a casa tua e quindi sei preoccupato, il consiglio è di rivolgerti a tecnici qualificati e senza conflitto di interesse, in modo che possano effettuare, in modo indipendente, la misurazione dell’intensità dei campi elettromagnetici presso l’abitazione. Questo è lecito, semplice e anche abbastanza economico”. Conclude l’ingegnere Angelo Rizzo.

Per quanto riguarda la salute invece, il Dottor. Alessandro Polichetti, del Centro Nazionale per la Protezione dalle Radiazioni e Fisica Computazionale, Primo Ricercatore e titolare del progetto Salute e Campi Elettromagnetici dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma, ha dichiarato che i dati disponibili ad oggi, non fanno ipotizzare particolari problemi per la salute della popolazione connessi all’introduzione del 5G. Tuttavia è importante che l’introduzione di questa tecnologia sia affiancata da un attento monitoraggio dei livelli di esposizione (come del resto avviene già attualmente per le attuali tecnologie di telefonia mobile) e che proseguano le ricerche sui possibili effetti a lungo termine.

In conclusione, dovremmo attendere un po’ di tempo prima di avere dati sicuri e certi provenienti da ricerche più approfondite.

Lucrezia Caminiti

Last Updated on 2 Marzo 2023 by Redazione 2

Redazione 2

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