La sonnolenza diurna

La sonnolenza diurna

Se il sonno
Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t’han rubato una fortuna?
Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci deruba d’un dono inconcepibile,
intimo al punto da esser traducibile
solo in sopore, che la veglia dora
di sogni, forse pallidi riflessi
interrotti dei tesori dell’ombra,
d’un mondo intemporale, senza nome,
che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell’oscuro
sonno, dall’altra parte del suo muro?

Così potentemente Jorge Luis Borges, poeta e scrittore argentino del XX secolo, che tanti intellettuali e scrittori ha influenzato con le sue atmosfere oniriche, ha sottolineato l’importanza del sonno e la gravità dell’esserne derubati. Cos’è per noi la sonnolenza e quando diventa eccessiva?

L’eccessiva sonnolenza diurna (ESD) è meglio descritta come una spiccata tendenza ad addormentarsi durante il giorno difficile da vincere.
Capita di faticare a tenere gli occhi aperti durante una noiosa riunione, una trasmissione poco stimolante e, peggio, mentre guidiamo. È un problema comune, compare almeno tre giorni a settimana nel 4-20% della popolazione e influisce sulla qualità della vita e sulle prestazioni lavorative, con implicazioni sulla sicurezza.

Alcuni disturbi del sonno possono causare eccessiva sonnolenza diurna e spesso rimangono nascosti, nonostante potrebbero essere facilmente gestiti.
L’insonnia e la perdita cronica di sonno sono le cause di sonnolenza diurna più frequenti, ma anche altri disturbi sono rilevanti.

In questo breve articolo tenterò di spiegare le diverse e possibili cause della sonnolenza diurna negli adulti e i possibili approcci terapeutici.

Innanzitutto cos’è la sonnolenza diurna?
È importante distinguere la sonnolenza dalla fatica. La classificazione internazionale dei disturbi del sonno definisce la sonnolenza come l’incapacità di rimanere sveglio durante i principali episodi di veglia della giornata, con conseguenti periodi di bisogno insopprimibile di dormire (attacchi di sonno) o assopimento o sonno indesiderato.

Una vigilanza adeguata è necessaria per il benessere e le prestazioni nella società moderna. La sonnolenza predispone un individuo a sviluppare gravi cali di prestazione in diverse aree funzionali, ma è anche potenzialmente pericolosa per la vita a causa di incidenti domestici, sul lavoro, e alla guida.

Il termine “eccessiva sonnolenza diurna” è spesso erroneamente utilizzato in maniera intercambiabile con quello di “ipersonnia”.
In realtà, eccessiva sonnolenza diurna non è una malattia né un disturbo, ma un sintomo di un disturbo del sonno o di altra patologia che interferisca con il sonno e induca sonnolenza. D’altra parte, l’ipersonnia è un disturbo caratterizzato dalla presenza un’eccessiva sonnolenza, ne è un esempio la narcolessia.

Poi ci sono sintomi che possono essere percepiti come sonnolenza ma che sono altro, ad esempio la fatica è intesa come la difficoltà nell’intraprendere o portare avanti un’attività volontaria, mentre l’apatia è una riduzione dei comportamenti finalizzati, diretti al raggiungimento di obiettivi.
I pazienti possono segnalare la sonnolenza come un vago sintomo di affaticamento o sentirsi “stanchi tutto il tempo”.

Ma quanto è frequente la sonnolenza diurna?
È molto diffusa: gli studi hanno prodotto stime variabili, che dal 4 al 20% della popolazione. Questa non solo compromette la qualità della vita, ma influisce sulle prestazioni, sul posto di lavoro e su una guida sicura: l’eccessiva sonnolenza può causare il 20% degli incidenti stradali.

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Dott. Andrea Romigi – Neurologo e Responsabile Centro di Medicina del Sonno AIMS dell’IRCCS Neuromed – Pozzilli (IS)
Centro Medico Pediatrico “La Stella” – Albano

Last Updated on 12 Aprile 2021 by

Redazione

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