Albano, chiusura attività: commercianti in protesta

Albano, chiusura attività: commercianti in protesta

I commercianti di Albano, Pavona e Cecchina si sono uniti per dare vita a una protesta silenziosa, nel rispetto delle regole ma che vuole attirare l’attenzione sul grave problema delle serrande chiuse e le modalità previste per la Fase 2.

Portavoce della richiesta di aiuto è Davide Cammerata del Daddy Bar di Albano. Promotrice su Facebook, invece, si è fatta Monia Salvucci, titolare di Movida Grafica e ideatrice del gruppo Fai i Tuoi Acquisti a Pavona.

Numerose le attività che hanno aderito all’iniziativa, dai bar alle agenzie immobiliari, dallo storico circolo di tennis di Pavona alla palestra, estetisti, parrucchieri e negozi di bomboniere. Tenere accese le luci per dieci minuti, come a voler riaccendere la speranza. Una speranza che per ora, resta sospesa.

Tutti uniti, verso un unico obiettivo: portare le chiavi delle attività al sindaco di Albano, dott. Nicola Marini, accompagnate da una lettera per il presidente del Consiglio. La richiesta al primo cittadino infatti, è quella di farsi portavoce della situazione critica in cui versa l’economia locale.

“NOI VOGLIAMO APRIRE… MA NON VOGLIAMO FALLIRE‼️‼️‼️
Nessuno di noi riaprirà per suicidarsi con le norme imposte dal governo.
Con le misure che verranno adottate per la ‘FASE2’, ripartire con le nostre attività, Bar, ristoranti, palestre, negozi, sarebbe alla pari andare al macello!”.

“Ci risulta impossibile riaprire garantendo il pieno pagamento delle spese del personale, delle imposte, e delle tariffe per i servizi di cui usufruiamo in modo nettamente ridotto, come ad esempio la raccolta dei rifiuti (sarebbe giusto aggiungere adeguate misure rivolte alla situazione che stiamo vivendo, come la sanificazione, almeno settimanale delle aree di lavoro, e delle strade,nonostante noi ci impegniamo a rispettare tutte le norme in vigore).

“Per molti di noi riaprire significherebbe ‘suicidarsi’: siamo sempre stati attenti, scrupolosi, amorevoli nei confronti dei nostri dipendenti che consideriamo la nostra seconda famiglia, e non poter garantire a nessuno, noi stessi compresi, un futuro dignitoso e con un minimo di certezze significherebbe fallire, in primis a livello umano, poi a livello economico”.

“Abbiamo aiutato, abbiamo pagato tasse esagerate, abbiamo contribuito alla crescita della nostra italia sacrificando famiglia e vita consapevoli a ciò che ci aspettava, ma lo abbiamo fatto con il cuore, con passione, con sacrificio”.

“Ora è il vostro turno, ora tocca a voi dimostrarci che siete davvero una spalla su cui possiamo contare quando abbiamo bisogno di aiuto e supporto, è ora di restituire tutto quello che abbiamo dato per anni senza mai peccare su nulla, è ora di ascoltare le nostre richieste:
– anno fiscale bianco
– abolizione dei costi di trasporto e oneri di sistema sulle bollette;
– sospensione reale di mutui e leasing per tutte le attività;
– contributi economici con almeno il 40% a fondo perduto;
– aiuti concreti sui canoni di locazione”.

“Chiediamo all’Amministrazione comunale di rendersi portavoce per non far svanire quel tessuto socio-economico che ci contraddistingue da sempre.
Dietro ogni attività qualunque essa sia, c’è una storia, ci sono delle persone, ci sono dei sentimenti. Abbiamo accettato senza batter ciglio le vostre misure sanitarie, ora è arrivato il momento di reagire, di riaccendere quel motore che a causa del COVID-19 è stato spento. Abbiamo bisogno di misure reali e forti!!!”.

“Per questa protesta simbolica parliamo a nome dei nostri dipendenti, e delle nostre famiglie, abbiamo il diritto di vivere una vita dignitosa, e raccogliere i frutti di tutti i nostri sacrifici!!!!!”.

“Ci sentiamo abbandonati da tutte le istituzioni e associazioni categoriche comprese, fate in modo che noi commercianti, torniamo a credere in un sistema che davvero funziona, e non quel sistema che si nasconde dietro ad uno schermo per rassicurare gli italiani mentre vanno sulla via del fallimento, perché noi siamo l’italia, noi siamo l’economia, noi siamo il motore, la benzina, e i piloti di questa grande macchina che è sempre stata invidiata, copiata e elogiata da tutto il mondo”.

“Rendiamo atto a quello che siamo: la nazione più ricca di arte, vita e cultura del mondo. Non distruggete la storia. Cambiatela, rendetela migliore, ma non dovete distruggerla”.

Emanuele Scigliuzzo

Last Updated on 2 Aprile 2021 by

Redazione 2

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