La delibera della discordia fa discutere Ciampino

La delibera della discordia fa discutere Ciampino

Il comune con la delibera 63/2024 ha cancellato la realizzazione di un sottopasso che avrebbe collegato l’Acqua Acetosa a via Mura dei Francesi, in previsione della realizzazione di nuove costruzioni residenziali e commerciali nel quartiere verde cittadino. Una decisione che fa discutere soprattutto per l’utilità che avrebbe rappresentato.

di Emanuele Scigliuzzo

Come ormai faccio spesso, guardando gli atti pubblicati sul sito del comune di Ciampino quando mi imbatto nella delibera n. 63/2024 rimanendo incredula. Non riuscivo a capire il motivo di una scelta che definire ‘scellerata’ è poco”, esordisce così Paola Cedroni di Cives Ciampino quando la contatto per parlare con lei di quella che è l’ultima novità varata dall’amministrazione comunale riguardo il piano regolatore. “Con questa decisione si sta scegliendo di eliminare la realizzazione di un sottopasso che avrebbe potuto agevolare la viabilità di via Mura dei Francesi, facilitare la comunicazione con un quartiere, quello dell’Acqua Acetosa, che ancora oggi risulta privo di servizi e che certamente sarebbe stata utilissima soprattutto in vista delle nuove costruzioni che sorgeranno in quella che era l’ultima zona verde comunale”.

In questo momento di grande fermento per la sistemazione delle aree C è saltata agli occhi la decisione di eliminare un sottopasso che “l’amministrazione ha ritenuto superata, ma che sarebbe stata utilissima per tre quartieri, perché oltre a quelli già citati avrebbe alleggerito anche il centro evitando che il traffico veicolare arrivasse fino in piazzaprosegue Paola Cedroni che poi incalza “Mi sono letta tutti gli allegati alla delibera, incluso il parere dato a suo tempo dalla Regione Lazio che prevedeva 6mila mq edificabili, poi aumentati di ulteriori 1974 mq ceduti a titolo gratuito al costruttore, ed era però stato prevista la realizzazione di questa opera che ancora oggi potrebbe essere strategica, ritenuta importante anche dalla regione”. 

Le motivazioni che hanno portato alla cancellazione dell’opera, Paola Cedroni le spiega così: “Volendo fare una supposizione, credo sia per la mancanza dei fondi che il comune dovrebbe mettere, in collaborazione con il costruttore. La conseguenza della mancata realizzazione del sottopasso è che i soldi poco meno di 740 mila euro, che avrebbe dovuto versare la ditta che beneficerà della concessione per la realizzazione di 23.439,50 mc – di cui 10.313,38 non residenziali – finiranno nel piano triennale per la realizzazione di opere pubbliche. Un pianoosserva ancora Cedroni, che finirà nel calderone insieme agli altri, ancora in attesa di destinazione”.

Nel frattempo questa battaglia è portata avanti anche da Diritti in Comune che in un post scrive: “[…] L’area interessata è situata nel triangolo tra via San Paolo della Croce, la ferrovia Roma-Albano e il primo margine di via Romana Vecchia. Ha una estensione di 33.485 mq, con un indice di cubatura di 0,7 mc/mq, superiore alla media degli indici presenti nel quartiere Acqua Acetosa (0,4 – 0,5 mc/mq). Secondo il piano di lottizzazione approvato già nel 2020 dall’Amministrazione Ballico, nell’area in questione saranno edificati ben 23.439 mc, dei quali 13.116 mc per edifici residenziali e 10.313 mc per edifici non residenziali-commerciali; la cubatura commerciale eguaglia la cubatura del supermercato Conad appena aperto all’inizio di via di Morena, poco più avanti, a circa 500 m in linea d’aria! […] Nel PRG, evidentemente proprio per mitigare l’impatto delle nuove costruzioni, era previsto un ampio viale di collegamento (20 metri di larghezza) sia verso via Mura dei Francesi che verso via Morena con due nuovi sottopassi. Previsione forse criticabile per il forte impatto e le difficoltà di realizzazione, ma opera necessaria nel momento in cui si pianifica una estensione commerciale e residenziale di questa consistenza. […] Infine, se appena qualche giorno fa la stessa Giunta Comunale ha incaricato l’Università La Sapienza di Roma di redigere il nuovo Piano del traffico cittadino per coordinarlo con le opere in corso di realizzazione, ciclabile e isole ambientali, forse era meglio avvalersi di questo strumento per giudicare quale utilità poteva avere il sottopasso nello studio delle funzionalità dei flussi di traffico […]”. Diritti in Comune chiede quindi che la Delibera n. 63/2024 venga annullata e per questo ha lanciato una petizione invitando i cittadini a firmare con indicazioni aggiornate al link https://www.dirittincomune.it/dove-firmare/.

Ciampino forse non ha bisogno di nuovo cemento, ma sicuramente di nuove infrastrutture che eventualmente dovessero accompagnare un ulteriore crescita in termini cubature.

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Last Updated on 9 Maggio 2024 by Autore P

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