Innalzamento dei valori per il 5G: appello alle istituzioni per evitare rischi per la salute pubblica. Ecco i motivi del NO

Innalzamento dei valori per il 5G: appello alle istituzioni per evitare rischi per la salute pubblica. Ecco i motivi del NO

Ecoland lancia l’appello alla X Commissione “Attività produttive della Camera dei Deputati” chiamata ad esprimere il proprio parere sull’articolo 10 del ddl concorrenza “Adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici”

di Emanuele Scigliuzzo

La “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022” sta continuando il suo iter di approvazione, dopo la votazione al Senato, con incluso nel testo anche l’articolo 10 intitolato “Adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici”, in cui viene disposto l’innalzamento dei valori di attenzione del campo elettromagnetico, dagli attuali 6 Volt/metro ai 15 V/m.

Il testo è al vaglio della X Commissione, Attività produttive della Camera dei Deputati, dove non pur non avendo specifiche competenze in campo sanitario, i membri della commissione, sono chiamati ad esprimere un parere sulla questione.

La battaglia condotta da diverse associazioni per evitare l’approvazione di questo articolo che introduce una nuova soglia dei campi elettromagnetici, pericolosa per la salute pubblica, non si ferma. Giuseppe Teodoro, Vice presidente di Ecoland, sempre in prima in linea contro l’aumento di questi valori, ha rivolto un appello proprio a chi, in queste ore, è chiamato ad esprimersi su una questione delicatissima per gli italiani.

“Quali basi scientifiche possa giustificare la misura di 15 V/m, contenuta nell’art. 10, se confrontata con i valori numerici indicati in provvedimenti (decreti e ddl di varia natura), oggetto di precedenti tentativi, per fortuna andati a vuoto, di elevare i limiti elettromagnetici: 12 V/m, 24 V/m, 30, 40 e perfino 60 V/m! Cosa può spiegare sotto il profilo scientifico il ricorso ad un numero piuttosto che un altro, ai fini della assunzione di una misura che può essere giudicata solo per i possibili effetti e le potenziali conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente?” questi gli interrogativi rivolti ai componenti della commissione.

L’appello è come sempre supportato da valide e comprovate argomentazioni scientifiche che spiegano come le richieste non sono una pulsione per condure una “crociata contro le tecnologie di comunicazione elettronica, bensì risponde unicamente alla necessità di avviare un confronto, serio e trasparente, fondato su basi scientifiche, da cui possano emergere dati e riscontri oggettivi”.

Ma quali sono queste argomentazioni e le evidenze scientifiche che supportano la teoria della pericolosità dell’aumento dei valori? È veramente necessario dover ricorrere a questo aumento per non creare una debacle nel settore delle comunicazioni per l’Italia?

Secondo ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), “Le Agenzie per l’ambiente operanti in Italia, senza entrare in considerazioni di tipo sanitario, ritengono che la realizzazione del 5G possa avvenire anche con il mantenimento degli attuali limiti di legge, attraverso la definizione di criteri progettuali efficienti, come, ad esempio, il corretto dimensionamento e posizionamento degli impianti sul territorio”.

Mentre secondo Inwit – Infrastrutture Wireless Italiane – società Tower Operator italiano, stima un fabbisogno di otre 8 mila nuove torri (antenne), per garantire un’adeguata copertura del 5G. Affermazione che va in contrapposizione con l’aumento dei limiti. Se verranno installate nuove antenne, non servirà aumentare i campi elettromagnetici. 

Sono poi le stesse TELCO (società operanti nel campo delle telecomunicazioni) a denunciare il fenomeno della falsa saturazione degli spazi elettromagnetici, messa in atto con la prassi di non dichiarare l’effettivo valore che sarà prodotto dall’impianto: in genere è richiesta la potenza massima prevista dalla norma, con il solo obiettivo di accaparrarsi lo spazio sulla struttura ai danni di altre aziende concorrenti.

L’ennesimo comportamento in contraddizione con la richiesta di innalzare i limiti, visto che numerose strutture esistenti sarebbero oggi utilizzabili per la diffusione del segnale, non usando in concreto il potenziale massimo previsto.

Da considerare anche il danno economico che le aziende di settore italiane potrebbero subire, dovendosi confrontare con i giganti delle multinazionali che non lascerebbero alcuno spazio. Un danno economico che porterebbe effetti sul PIL nazionale.

Occorre poi tener presente che, pur essendo in vigore in Italia un valore di 6 V/m, siamo comunque l’unico Paese in Europa a fare le misurazioni nell’arco delle 24 ore e non dei 6 minuti. Un’anomalia che di fatto consente già alle aziende, grazie ad un valore falsato, di utilizzare valori di elettromagnetismo certamente più alti rispetto a quelli previsti dalla norma. Valore falsato che resterebbe tale anche con l’aumento previsto dall’articolo 10 inserito nel ddl Concorrenza.

E’ infine la Relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione della legge quadro sull’inquinamento elettromagnetico, trasmessa alle camere a fine settembre del 2022, ad affermare nella parte conclusiva che, a seguito di approfondimenti in sede di riunione tecnica tra Ministero dell’Ambiente, Ministero della Salute, MIMIT, Fondazione Bordoni, ISPRA, ISS, è stato condiviso unanimemente che “attualmente non risulta necessario alzare gli attuali limiti di emissione” – si legge nella nota di Ecoland che prosegue –   pur trattandosi di affermazioni sostenute in riunioni tenutesi nel 2019, esse afferiscono pur sempre alle fasi di progettazione della rete 5G ed al possibile impatto sugli spazi elettromagnetici.

Ci uniamo quindi all’appello lanciato da Giuseppe Teodoro, vicepresidente di Ecoland, per evitare un innalzamento di valori non necessari per una capillare diffusione del segnale 5G. Gli studi condotti finora dimostrano che occorre approfondire molti aspetti di questa nuova tecnologia. Inoltre, le strutture oggi esistenti garantirebbero l’adeguato segnale per cittadini e aziende.

Speriamo prevalga il buon senso.

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Last Updated on 13 Dicembre 2023 by Autore P

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