Il WWF lancia l’allarme: “L’Orso Bruno Marsicano è in pericolo”

Il WWF lancia l’allarme: “L’Orso Bruno Marsicano è in pericolo”
Casa del Tempo, Servizi per la terza età

Il WWF lancia l’allarme: il futuro dell’orso bruno marsicano, sottospecie endemica dell’Appennino, è ancora appeso a un filo.

Gli appena 50-55 individui rimasti, inseriti dall’IUCN, sono minacciati da tassi di mortalità ancora troppo elevati, che limitano l’espansione in nuovi territori idonei.

L’espansione spaziale della popolazione di orso è indispensabile per allontanarla dal rischio estinzione.

Nonostante gli sforzi di conservazione del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del PN della Majella e del WWF la situazione è ancora critica.

In 42 casi la causa di morte è il bracconaggio, fortunatamente in netto calo, in 19 casi gli orsi sono stati vittima di investimento lungo strade o ferrovie.

Addirittura, ben 5 orsi negli ultimi 10 anni sono morti annegati in una singola vasca per la raccolta dell’acqua piovana in alta quota. 

Oggi, una nuova minaccia è apparsa sull’orso marsicano:
La Regione Lazio ha recentemente approvato, con determina dirigenziale n. G08711 del 22.07.2020, l’istruttoria per la proposta ridurre l’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di oltre trecento ettari.

Tali delibere aumentano il rischio di uccisioni accidentali, e per questo verranno impugnate dal WWF e numerose altre associazioni.

“Gli orsi necessitano di grandi spazi, di aree di alimentazione tranquille e diffuse sul territorio, di aree idonee per la riproduzione e lo svernamento. Per questi motivi, solo un approccio complessivo può incrementare le probabilità di sopravvivenza dell’orso bruno marsicano– spiega il direttore scientifico del WWF Italia, Marco Galaverni-. Ecco perché il WWF è impegnato da anni in attività concrete sul territorio.

Di recente il WWF è impegnato anche nel progetto transnazionale ARCPROM-Bentornato Orso Gentile (nell’ambito del progetto LIFE18 NAT/GR/000768) per favorire la convivenza tra uomo e orso nel Parco della Majella e nelle aree protette in Grecia dove il plantigrado vive.

Le stime dell’ultimo rapporto orso curato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono incoraggianti. Il numero di femmine con cuccioli negli ultimi anni è stato in costante crescita, segno che questa sfida si può vincere tutti insieme”.

Last Updated on 31 Ottobre 2020 by

antica osteria del corso grottaferrata pasqua

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati