Genzano di Roma, riaperta via Monte Giove Nuovo, dopo i danni ai pali e cavi telefonici del camion turco. Necessaria una segnaletica più evidente

Genzano di Roma, riaperta via Monte Giove Nuovo, dopo i danni ai pali e cavi telefonici del camion turco. Necessaria una segnaletica più evidente

Genzano di Roma, è stata riaperta al transito ieri pomeriggio la strada provinciale gestione Città Metropolitana via Monte Giove Nuovo dopo l’abbattimento di numerosi pali e cavi della telefonia da parte di un camion con rimorchio fuori controllo proveniente dalla Turchia diretto ad Aprilia, guidato da un camionista turco.

Mezzo molto grande che giovedì mattina non avrebbe dovuto transitare in quella strada come indica anche un cartello (semi nascosto dalla vegetazione e molto sporco davanti all’Eurospin) . Inoltre come segnala un cittadino di Lanuvio la mattina sul presto di Giovedì, lo stesso Tir con rimorchio si era incastrato anche alla rotatoria di Lanuvio, in pieno centro, con il conducente in evidente stato di confusione ,non conoscendo la zona dei Castelli Romani e forse seguendo solo le indicazioni non corrette di un navigatore.

Il camionista dopo l’intervento della tarda mattinata a Genzano della Polizia Locale , diretta dal comandante Silvestri è stato anche sanzionato per non aver rispettato i segnali posti dall’ente Città Metropolitana all’inizio di via Monte Giove Nuovo e dovrà la sua azienda turca di pannelli di legno, risarcire anche i danni alla Telecom e Tim Italia Mobile, per aver abbattuto numerosi pali in legno e cavi telefonici della linea adsl, fibra e del telefono normale, lasciando centinaia di utenti senza linea telefonica per alcuni giorni. Stanno ancora lavorando sul posto i tecnici e gli operai della Telecom-Tim, per ripristinare i cavi divelti, dove il davanti del Tir si era impigliato portandosi dietro diversi pali di legno che li sostenevano.

Non è raro che camion di grosse dimensioni sbagliano strada e provocano incidenti e danni ingenti lungo le strade dei Castelli Romani, questo accade a causa della mancata conoscenza delle zone locali da parte di camionisti perlopiù stranieri, della scarsa presenza di cartelli stradali evidenti di divieto ai mezzi alti più di 2,80 metri e superiori alle 5 tonnellate. In alcune strade, come ad esempio a Genzano, in via dell’Aspro, strada rurale stretta e angusta, i cartelli sono addirittura mancanti, sia in entrata che in uscita e agli incroci con stradine di campagne, dove spesso si sono incastrati camion di grosse dimensioni, con danni ingenti ad auto parcheggiate, proprietà private e recinzioni di case e terreni.

E dove spesso ci sono voluti, sia di giorno che di notte, diverse ore di lavoro con mezzi e carri attrezzi speciali per far tornare su strada i mezzi pesanti incastrati o finiti di traverso contro qualche recinzione o all’interno di terreni privati. La situazione è stata più volte segnalata dai residenti alle autorità competenti, e si spera che possano intervenire in questa strada comunale e in quelle stradine secondarie che la incrociano in entrata e in uscita dove è ormai impellente mettere cartelli evidenti di divieto ai mezzi pesanti.

Nelle foto sopra un cartello di divieto di transito ai mezzi pesanti all’ingresso di via Monte Giove Nuovo, strada provinciale in gestione a Città Metropolitana, piuttosto nascosto, molto sporco e in mezzo alla vegetazione e la ditta appaltatrice al lavoro per la Telecom-Tim per ripristinare i pali e i cavi telefonici abbattuti dal camion arrivato dalla Turchia in via Monte Giove Nuovo . 

Last Updated on 24 Agosto 2024 by

Redazione 2

error: Tutti i diritti riservati