Frascati, cinquantaquattrenne denunciato dalla Gendarmeria Vaticana per truffa ai danni di un giovane

Frascati,  cinquantaquattrenne denunciato dalla Gendarmeria Vaticana per truffa ai danni di un giovane

Frascati – uomo, cinquantaquattrenne, residente a frascati denunciato dalla Gendarmeria Vaticana alla polizia postale per il reato di sostituzione di persona, detenzione abusiva d’armi, raggiro ai danni di un giovane disoccupato.

L’indiziato, venuto a conoscenza delle aspirazioni del giovane disoccupato, si presentava come Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, millantando rapporti privilegiati con la Gendarmeria Vaticana, si proponeva come intermediario per l’assunzione del giovane nel corpo della gendarmeria.

Il giovane e il padre si convincevano a versare una somma di denaro in cambio del fattivo interessamento, seguiva uno scambio di mail fasulle con la Gendarmeria Vaticana, creato per trarre in inganno la vittima del reato, con tanto di compilazione di test selettivi di ingresso, indicazione del buon esito delle prove ed addirittura riferimenti ad una futura convocazione presso la sede della Gendarmeria Vaticana per le “prove della divisa”.

Il giovane, convinto del buon esito delle selezioni, si presentava personalmente presso gli uffici della Gendarmeria Vaticana, scoprendo di essere vittima di una truffa.

La Gendarmeria Vaticana, resasi conto della truffa e preso atto del discredito ai danni della prestigiosa Istituzione e del suo comandante, segnalava i fatti al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale di Roma, facendo scattare le indagini che, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, consentivano, attraverso l’esame delle evidenze informatiche, di individuare il sospetto.

Su delega della procedente Procura capitolina si procedeva a perquisizione locale e personale nei confronti del soggetto indagato, rinvenendo e successivamente sequestrando  divisa e  materiale predisposto per simulare l’appartenenza ad un corpo di polizia, in particolare due pistole replica senza il previsto tappo rosso di sicurezza e due portatessere con placche metalliche riconducibili all’agenzia governativa americana FBI.

Si rappresenta che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e che il soggetto indagato deve ritenersi non colpevole sino alla condanna definitiva.

Last Updated on 17 Marzo 2023 by

Redazione

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