Editoriale di Settembre

Editoriale di Settembre

Ben ritrovati, cari lettori di INFO! Siamo arrivati a settembre, mese che apre l’anno scolastico. Tutti gli studenti sono in fervore, dai più piccoli ai più grandicelli. Tra l’acquisto del diario (ma si usa ancora il diario?) e i libri scolastici, le penne, le gomme, e soprattutto la voglia di rivedere tutti gli amici della scuola. Ebbene quest’anno sarà un po’ diverso, dopo l’arrivo del covid-19. Intanto si sta pensando a un’ipotesi di autocertificazione. I dirigenti scolastici sono favorevoli ad introdurre ulteriori “precauzioni, già prese a livello nazionale”, come ad esempio gli screening, da fare durante l’anno scolastico. Per l’Associazione Nazionale Presidi (Anp) sarebbe da valutare un’autocertificazioni ai genitori, per i ragazzi minorenni, come quelle già distribuite negli aeroporti. Gli studenti delle superiori come quelli universitari dovranno stare con la mascherina addosso tutto il tempo che trascorrono a scuola, consiglia il Comitato Tecnico Scientifico rispetto ai dispositivi di protezione individuale nelle scuole; mentre si sta valutando per gli alunni delle scuole elementari e medie che potranno togliere le mascherine qualora venissero rispettate le distanze. Intanto, nel Lazio la scuola riparte il 14 settembre, una corsa contro il tempo per sciogliere quei tanti nodi e dubbi sulla riapertura delle scuole. I corsi di recupero sono iniziati il 1° settembre, l’ha reso noto il ministero dell’Istruzione con un comunicato: “…dai primi di settembre (in alcuni casi in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell’autonoma scelta delle singole scuole) – ha spiegato il ministero, smentendo alcuni allarmi– e proseguirà anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico, che sono il frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese“. . Prosegue, tra le polemiche e le scarse adesioni, la campagna per i test sierologici agli insegnanti e al personale degli istituti. Giuseppe Conte non sarebbe propenso a un altro lock down: lo pubblica il Corriere della Sera. “Con il nostro sistema siamo fiduciosi di poter affrontare l’autunno con prudenza ma senza limitare le attività economiche”, avrebbe detto Conte. “Dobbiamo rispettare le minime regole precauzionali vigenti che ci consentiranno di assecondare la ripresa che si è già manifestata nei mesi scorsi, come certificato dall’Istat. Il Paese deve correre in sicurezza”. La ripresa delle attività didattiche in presenza, sembra, non correrebbe alcun rischio. “La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza. Quando tutti i soggetti che hanno responsabilità su questi temi si impegnano in modo unitario i problemi si risolvono. La conferenza Unificata termina quindi in modo positivo ed è per me motivo di profonda soddisfazione. Anche perché sono stato sempre convinto della possibilità di una proficua conclusione”, ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della Unificata. Quattro sono le misure chiave per la riduzione del rischio negli ambienti scolastici: dalle norme di igiene base, al distanziamento, a politiche specifiche per bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, per docenti con condizioni di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi. Promossa la didattica online in particolari situazioni. A sottoscriverle nella dichiarazione congiunta l’Oms e il ministro della Salute: “…è realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’ apprendimento online per integrare l’apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico… – …Necessario in caso di chiusure temporanee, o durante la quarantena episodica, o a integrazione per l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole”. Il premier Giuseppe Conte ha scritto su Twitter: “Ancora una volta l’Italia in prima fila per elaborare strategie utili per combattere il coronavirus. Grazie al ministro @robersperanza oggi 53 Paesi si confrontano con l’Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa oggi è la nostra priorità”. “Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”. Lo scrive la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera () inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura della scuola. La ministra continua: “…Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore attenzione agli aspetti sanitari. Non era mai successo prima. So che c’è preoccupazione, è comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione”. E ancora: “Porteremo avanti questo percorso. Così come dobbiamo immaginare e realizzare un Piano pluriennale di investimenti sull’edilizia scolastica, grazie all’impiego delle risorse provenienti dal cosiddetto Recovery Fund. Abbiamo un obiettivo preciso, da raggiungere in tempi certi: dotare il nostro Paese di scuole migliori, più sicure e funzionali alle esigenze di studentesse e studenti”. E allora, a questo punto, non mi resta che augurare a tutti gli studenti, un buon ritorno a scuola!
Dott.ssa F. Di Iulio

Last Updated on 27 Marzo 2021 by

Redazione 2

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