Economia, conviene realmente investire nei piani di accumulo?

Economia, conviene realmente investire nei piani di accumulo?

Gli investimenti e il risparmio finanziario sono da sempre pilastri fondamentali per la stabilità e la crescita economica. Il loro ruolo nel garantire sicurezza finanziaria e realizzazione degli obiettivi personali è infatti cruciale così come fondamentale risulta la conoscenza di strategie di gestione oculata e saggia delle risorse per sicuro un domani sicuro e soprattutto redditizio.

Per questo è importante conoscere gli strumenti finanziari a disposizione degli utenti, che ormai sono veramente disponibili a portata di click e per la loro semplicità rappresentano una vera opportunità per tutti gli investitori o aspiranti tali. Tra questi, ad esempio, c’è il Piano di accumulo Unicredit, lo strumento perfetto per unire risparmio e investimento. Ma di cosa si tratta? Il PAC altro non è che un piano finanziario che prevede di accumulare capitali attraverso il tempo attraverso investimenti regolari, in genere su base mensile o comunque periodica. In pratica, si tratta di un metodo di risparmio programmato in cui una somma prefissata di denaro viene investita regolarmente in un portafoglio di investimenti, come ad esempio i fondi comuni di investimento, oppure le azioni, le obbligazioni o altri strumenti finanziari. Un approccio, questo, che permette di accumulare in maniera graduale un capitale nel corso del tempo, sfruttando il potenziale di crescita degli investimenti e beneficiando dell’effetto dell’interesse composto.

Fondamentale, infatti, è l’aspetto temporale, visto che come si legge in questo approfondimento del Corriere della Sera, maggiore è il tempo a disposizione e più ambizioso potrà essere il risultato dell’investimento. Stando a quanto riportano i grafici della Credit Suisse Global Investment Return Yearkbook 2023, infatti, un dollaro investito nel 1900, infatti, al netto dell’inflazione oggi sarebbe diventato 2.024 dollari, con un rendimento annuo del 6,4% in azioni. L’esempio perfetto, insomma, per iniziare subito a investire. “Al di là dello strumento scelto, ciò che può davvero fare la differenza è iniziare il proprio percorso di accumulo il prima possibile” ha spiegato il fondatore di Smileconomy, Andrea Carbone. Diversa è anche la motivazione, anzi l’obiettivo che si sceglie per l’investimento: quelli più gettonati sono l’acquisto di una casa o l’avvio di un’attività professionale, ma in Italia si investe soprattutto per i figli, per la loro formazione o per mettere in sicurezza gli anni della vecchiaia.

Proviamo allora a fare un esempio: se decidiamo di investire 200 euro in un fondo comune, che garantisce in media un rendimento medio annuo del 6%, dopo un anno, al fronte di 2.400 euro investiti, il gruzzolo finale potrebbe aggirarsi sui 2.544. Una cifra non particolarmente alta, certo, ma che può lievitare con il passare del tempo. Dopo 5 anni, infatti, l’investimento di 12.000 euro potrebbe aver generato quasi 15.000 euro. Per questo vale la pena iniziare. E farlo il prima possibile.

Last Updated on 28 Marzo 2024 by Redazione 2

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