Marino – Una mattinata all’insegna della natura, della cultura e dello stare insieme: è quella vissuta dai soci del CAFM (Centro Anziani Frattocchie di Marino APS) durante l’ultima escursione del 2 maggio scorso nella riserva naturale di Decima-Malafede, alla scoperta della Solfatara di Pomezia e dei suoi laghetti nascosti. Partiti di buon’ora con mezzi messi generosamente a disposizione dai volontari, i partecipanti hanno raggiunto uno dei luoghi più sorprendenti e poco conosciuti del territorio laziale. Ad accoglierli, un paesaggio quasi surreale: quello del Lago Bianco, con le sue acque lattiginose, i vapori sulfurei e il gorgoglio ininterrotto dell’acido solfidrico che emerge dal sottosuolo.

La guida Tonino Dibello ha condotto il gruppo lungo sentieri circondati da saggine, ginestre e maestosi alberi da sughero, offrendo spiegazioni dettagliate sul contesto geologico, sulla storia millenaria del territorio e sulle suggestioni letterarie che questi luoghi hanno ispirato. Tappa dopo tappa, si sono svelati anche gli altri laghi della zona, tra cui il poetico Lago degli Innamorati, ciascuno con una propria atmosfera e unicità. L’organizzazione, come sempre impeccabile, è stata gratuita e resa possibile dallo spirito di comunità che anima l’Associazione. Una realtà, quella del CAFM, che non si limita a offrire occasioni ricreative, ma promuove veri e propri momenti di scoperta e condivisione, vedendo spesso anche la partecipazione di interi gruppi familiari. Per chi non conoscesse ancora la bellezza della Solfatara di Pomezia, una visita guidata è fortemente consigliata: il reticolo di sentieri boschivi può facilmente trarre in inganno, e solo con una guida esperta è possibile cogliere appieno la ricchezza di questo paesaggio straordinario, a pochi minuti da Frattocchie.
Ecco alcune impressioni dei partecipanti. Esordisce Bruno: “Ci sarò passato mille volte per quella strada della solfatara ma senza mai immaginare che poco all’ interno di quelle montagnole di scarti di zolfo si celassero delle meraviglie. Ci voleva il solito nostro generale Dibello per farmeli scoprire insieme alla nostra associazione CAFM. Un gruppo di laghetti di vari colori generati dall’ attività vulcanica sottostante con innumerevoli sorgenti solfidriche che a sfioro sembrano tante fontanelle zampillanti. Grazie Tonino! Non ti ripeti mai! Aspettiamo con ansia la prossima uscita”.
Antonietta ne è rimasta incantata: “Paesaggio lunare inaspettato, laghetti colorati, alberi di sughero, ginestre, saggine. Sono ancora incantata. Grazie per questa opportunità”.
E Gianni che non è voluto mancare nonostante alcuni problemi di salute: “Esperienze sempre nuove alla scoperta di nuove emozioni. Ma il tutto reso ancora più piacevole dal fatto di essere ormai un gruppo affiatato, composto da persone curiose, attente e partecipative”.

E infine così chiosa il presidente, Claudio Bornaccioni, constatando lo stato di abbandono dell’area che non ha un’adeguata zona di parcheggio e, in prossimità della strada, è anche ricettacolo di rifiuti: “È sorprendente come una bellezza naturale di questo tenore non venga adeguatamente pubblicizzata e tenuta in bella mostra. Difatti rimane sconosciuta ai più, mentre in altro paese sarebbe sicuramente metà turistica di pregio”.

Chi desidera partecipare alle prossime attività del CAFM può seguire la pagina Facebook (dove può trovare le bellissime foto dei laghetti della Solfatara) dell’Associazione oppure contattare direttamente il Presidente Claudio Bornaccioni al numero 335-364847.

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