Divorzio in Italia: 50 anni fa si fece la storia

Divorzio in Italia: 50 anni fa si fece la storia

La legge sul divorzio in Italia compie 50 anni.

È passato mezzo secolo da quel primo dicembre del 1970 in cui, per la prima volta, il Parlamento italiano diede il via alla “Disciplina dei Casi di Scioglimento del Matrimonio”.

La Legge 898 del 1970, conosciuta come “Legge Fortuna-Baslini”, mette fine al tabù della società italiana, società in cui sposarsi era una scelta obbligata. È il primo passo della lunga lotta per abbandonare e scardinare, quei valori e quei privilegi patriarcali, che ha permesso l’accesso a nuovi diritti civili.

Il provvedimento è giunto ad approvazione dopo una lunga e complessa gestazione, che ha visto l’opposizione della Democrazia Cristiana e il successivo tentativo di abrogazione, attraverso il primo referendum dell’Italia repubblicana, del 1974, anno in cui l’Italia si divise in due: favorevoli e contrari.

Con la conferma della Legge, per la prima volta il popolo italiano distingue la fede religiosa con le leggi dello Stato.

La legge sul divorzio è stato un provvedimento normativo importante per la società italiana, in particolare per le donne, che vedevano finalmente riconosciuto dallo Stato il diritto di abbandonare situazioni coniugali violente. Una legge di liberazione, frutto di una lenta maturazione della società, preceduta da scontri durissimi da parte delle donne, le quali, per la prima volta, cercavano il riconoscimento dei loro diritti.

Sempre più donne iniziavano a desiderare una propria indipendenza economica e decisionale, rifiutando di vedere il matrimonio e la “protezione” offerta dal marito come l’unica alternativa.

Le donne degli anni ’70, con le loro battaglie ideologiche, hanno permesso a tutte le donne di sentirsi libere di studiare, pensare, amare e vivere liberamente, senza obblighi, ma solo per la propria volontà.

Last Updated on 5 Aprile 2021 by

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Redazione 2

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