Discarica Albano, Associazione Salute Ambiente invia esposto all’ANAC

Discarica Albano, Associazione Salute Ambiente invia esposto all’ANAC
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L’Associazione Salute Ambiente Albano-Cancelliera presenta un esposto all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione).
“I dirigenti che hanno garantito al Gruppo Cerroni il riavvio della discarica di Albano sono stati ai vertici dell’Ufficio Rifiuti Lazio per troppo tempo, violando il Piano Nazionale Anticorruzione” scrive l’associazione.

“Flaminia Tosini è stata in carica all’Ufficio Rifiuti Lazio per 6 anni e 8 mesi (dal 29 luglio 2014, giorno in cui è stata assunta a tempo pieno, ma determinato, per 3 anni, al 16 marzo 2021, giorno del suo arresto), nonostante il Piano redatto dall’Anac preveda un periodo di permanenza per i dirigenti ‘inferiore ai 4 anni’ e opportune rotazioni, specie nei settori particolarmente colpiti dai fenomeni corruttivi, quale è quello dei rifiuti”.

“Per questo motivo, abbiamo chiesto alla stessa Autorità di aprire un’indagine specifica sull’ingegner Tosini, ma anche su altri dirigenti dell’Ufficio Rifiuti Lazio che, insieme a lei, hanno predisposto o comunque contro-firmato le autorizzazioni che consentono al monopolista del settore rifiuti di Roma e dintorni, Manlio Cerroni, il riavvio della discarica di Albano”.

“Prima di tutto, l’architetta Manuela Manetti (assunta insieme alla Tosini il 26 ottobre 2015). Poi anche l’ingegner Maurizio Franzese e l’architetta Paola Giorgioli. Tutti costoro – è utile ricordarlo – hanno ‘dimenticato’ che sulla società Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano, pendeva un’interdittiva emessa dalla Prefettura di Roma divenuta definitiva con sentenza del Consiglio di Stato. Quando hanno predisposto il riavvio della discarica di Albano, questi dirigenti permanevano nel loro incarico da troppo tempo ed erano esposti più del dovuto, quindi, al rischio corruttivo”.

“Flaminia Tosini è stata assunta a tempo pieno ma determinato per 3 anni il 29 luglio 2014. Dopo appena 15 mesi, il 26 ottobre 2015 – sfruttando la legge sullo scioglimento delle ex province – è stata assunta a tempo pieno e indeterminato come dirigente in carico alla Giunta regionale, senza mansioni specifiche. Il 7 agosto 2017 poi nominata di nuovo dirigente dell’Ufficio Rifiuti. Il 3 novembre 2017 nominata direttore dell’Ufficio Rifiuti. Ma i documenti che ha scritto e firmato – come ad esempio l’avvio del riesame della vecchia autorizzazione della discarica di Albano, che porta le date del 2 febbraio e ancora 20 aprile 2015 – mostrano che era lei l’unica e vera ‘dominus’ del settore da troppo tempo. Come se non bastasse, dal 4 giugno 2018 al 16 marzo 2021 ha ricevuto 86 (ottantasei) nomine ‘ad personam’ che l’hanno incoronata ‘padrona’ incontrastata di tutti i progetti dei nuovi impianti dei rifiuti previsti nel Lazio”.

“L’Ufficio Prevenzione della Corruzione della Regione Lazio, guidato da Maria Chiara Coletti, ha da dire qualcosa in proposito?” conclude l’Associazione.

Last Updated on 25 Marzo 2021 by

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Redazione

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