Castelli Romani, la manifestazione dell’associazione Ponte Donna

Castelli Romani, la manifestazione dell’associazione Ponte Donna

Castelli Romani – L’associazione Ponte Donna e la manifestazione organizzata. “Quando toccano una, toccano tutte noi”, i Castelli romani ci sono.

Sarebbe arrivato meglio un grazie da parte della Regione guidata da Francesco Rocca per l’immenso lavoro di protezione rivolto alle donne e bambine/i che subiscono violenza, ospitate nella casa delle donne Lucha y Siesta. Un riconoscimento per le migliaia di donne ospitate, spesso in emergenza e messe in protezione nello stabile abbandonato.

Un tempo si chiamava S.T.E.F.E.R. era l’azienda di trasporti che collegava Roma ai Castelli romani, l’edificio era stato prima trasformato in ufficio e negli anni novanta abbandonato a se stesso. Scordato, trascurato, bistrattato dalle Istituzioni, gli unici padroni i rovi che si erano impossessati delle stanze. Poi un giorno l’8 marzo del 2008 un gruppo di donne entra e se lo prende. Un atto simbolico inizialmente che voleva significare la difficoltà dell’abitare a Roma, rimarcare la mancanza di alloggi.

La casa riprese a fiorire le donne attiviste misero in moto le loro energie, le loro idee, il loro ragionare collettivo e circolare con il quartiere dove lo stabile di via Lucio Sestio si erge. Dalle idee e dal ragionare nasce Lucha y Siesta, ‘lotta e riposa’. L’idea è un tempo sospeso dove confrontarsi sui bisogni reali delle donne, nasce così una biblioteca aperta al quartiere, una stanza in cui si tengono corsi di yoga e ginnastica a cui possono partecipare tutti, una sala giochi per bambine/i autogestita dalle famiglie del tuscolano, una sartoria, un centro per consulenza psicologica e la più grande casa rifugio per donne e figli/e di Roma.

Un luogo che sempre più si struttura, le operatrici si formano per dare il meglio alle donne e non improvvisarsi, dare risposte concrete. Si collegano con l’università, con tutti i municipi di Roma dove le stesse assistenti sociali dei municipi (quindi istituzioni) si rivolgono a loro, perché il governo della città non dà risposte adeguate. Centinaia e centinaia di donne vengono accolte e ospitate, la casa pian piano con le sottoscrizioni e feste partecipate si fa bella, parte del tetto viene ristrutturato, spesso è la gente del quartiere che si fa volontaria per sistemare il giardino, la parte elettrica ecc. Le domeniche dedicate ai bambini sono un fiorire di gioia, festa e colori.

Noi dei Castelli non potevamo perderci un luogo di libertà come questo, Ponte Donna se ne innamora e si fa parte attiva si unisce alle attiviste mette a disposizione saperi e competenze, ne ricava ragionamenti collettivi e metodologie da sperimentare nei centri antiviolenza che gestisce. Noi la chiamiamo sorellanza, quella cosa che quando toccano una, toccano tutte. Per tanto Lucha siamo tutte come Lucha è stata per noi che ha accolto in emergenza le donne dei Castelli romani, quando da Velletri è partita una emergenza quando da Genzano, da Palestrina siamo state chiamate per donne che non avevano dove rifugiarsi. Lucha y Siesta ha aperto le porte ai Castelli romani e noi oggi siamo con loro.

Che sia fuoco, che sia tempesta, noi correremo a dar manforte alle nostre sorelle, caro Rocca nel mese di novembre celebriamo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, questa è la tua risposta, noi non volevamo confliggere.

Per l’associazione Ponte Donna, Carla Centioni.

Per altre notizie, clicca qui. O segui la nostra pagina Facebook.

Last Updated on 12 Ottobre 2023 by

Redazione

error: Tutti i diritti riservati