Avv. Raffaele Ascione: “Assoluzione del mio assistito perché non vi è la prova che abbia diffuso materiale pedopornografico”

Avv. Raffaele Ascione: “Assoluzione del mio assistito perché non vi è la prova che abbia diffuso materiale pedopornografico”
Casa del Tempo, Servizi per la terza età

(Adnkronos) –
I
l noto avvocato penalista commenta la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Roma
 Roma, 28 febbraio 2023. Il Tribunale di Roma, in composizione collegiale, ha assolto il sig. V.S. dal reato di diffusione di materiale pedopornografico per non aver commesso il fatto.La vicenda giudiziaria trae origine da una approfondita attività d’indagine sotto copertura posta in essere dal Compartimento di Polizia Postale Toscana che, nel 2016, aveva attenzionato più soggetti al fine di individuare chi si celasse dietro ad alcuni nickname utilizzatori di note piattaforme di filesharing, i quali diffondevano materiale a sfondo sessuale ritraenti minori. Gli operanti di PG, nel corso di tale attività, avevano accertato la diffusione di ben n. 17 files multimediali ed erano risaliti all’indirizzo IP da cui i medesimi video erano stati inviati, in uso al Sig. V.S. che, all’epoca dei fatti, viveva nel Lazio. Tale elemento, tuttavia, non è stato ritenuto sufficiente in quanto, come evidenziato dal legale dell’imputato, Avv. Raffaele Ascione, i files in questione non sono stati poi rinvenuti – in sede di perquisizione e sequestro – nel personal computer in uso allo stesso. “Siamo partiti da tale dato fattuale incontrovertibile e, anche con l’ausilio di un consulente tecnico di fiducia, abbiamo fatto emergere l’assenza di elementi di prova che dimostrassero la responsabilità penale del mio assistito”. Sono queste le prime parole dell’Avv. Ascione, noto penalista del Foro di Roma, che ha voluto ringraziare il proprio consulente, Claudio Catalanotto della Legio Investigazioni e Sicurezza per l’ottimo lavoro svolto. “E’ stato un lungo ed approfondito lavoro di equipe che ci ha condotto ad ottenere un pronunciamento di assoluzione in primo grado”. In particolare, l’Avv. Ascione ha chiarito come la circostanza che la diffusione del materiale in contestazione sia avvenuta mediante l’utilizzo della rete internet del proprio cliente non dimostra in alcun modo la sua partecipazione alle condotte di reato contestate. Come noto, infatti, la rete internet domestica, soprattutto se non coperta da apposita password, può essere soggetta ad attacchi da parte di soggetti esterni (come, ad esempio, da parte di vicini) che, con l’utilizzo di semplici App gratuite, possono collegarsi al modem dell’intestatario e sfruttarla da propri dispositivi. “Alcun accertamento è stato svolto dalla PG delegata sul modem in uso al mio assistito che potesse individuare con certezza quali dispositivi si fossero effettivamente collegati alla rete al momento della contestata divulgazione. L’assenza di tali video nel computer – puranche tra i file cancellati – dunque, conferma in maniera univoca l’estraneità dello stesso alla triste vicenda che non vedrà, purtroppo, mai identificarsi il reale autore del reato” ribadisce l’Avv. Ascione, specializzato in reati informatici. Contatti: 
[email protected]
 https://www.facebook.com/avvocatoraffaeleascione
 
https://instagram.com/avvraffaeleascione?igshid=YmMyMTA2M2Y=
 —immediapress/[email protected] (Web Info)

Last Updated on 28 Febbraio 2023 by Redazione 2

antica osteria del corso grottaferrata pasqua

Redazione 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati