Ariccia: Via Appia Regina Viarum. Incontro di lunedì 19 settembre per il processo di candidatura nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco

Ariccia: Via Appia Regina Viarum. Incontro di lunedì 19 settembre per il processo di candidatura nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco

Ariccia – Il 19 settembre, a Palazzo Chigi, si è svolta la riunione dedicata alla candidatura dell’Appia Regina Viarum a Patrimonio dell’Unesco.

Hanno aperto i lavori la dott.ssa Angela Maria Ferroni del Ministero della Cultura, il prof. Alessio Re, segretario generale della Fondazione Santagata, e i sindaci di Ariccia, Gianluca Staccoli, e di Lanuvio, Andrea Volpi.

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A maggio 2022, il Ministero della Cultura ha annunciato l’avvio dell’iter di candidatura della “Via Appia. Regina Viarum” per essere inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Sarà proposta una iscrizione come sito seriale formato da 22 tratti, individuati nel suo percorso integrale da Roma a Brindisi, maggiormente rappresentativi dell’eccezionale valore universale proposto e rispondenti ai requisiti richiesti dall’Unesco. La candidatura è promossa e coordinata direttamente dal MIC Ufficio Unesco e verrà presentata a gennaio 2023.

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Il primo dei quattro incontri previsti, uno per ogni regione, si è tenuto nella cittadina dei Castelli Romani che è la prima mansio o stazione di posta della Regina Viarum al XVI miglio da Roma e ha coinvolto tutti gli attori dei territori interessati dalla candidatura della via Appia Antica.

Una rappresentante di Italia Nostra, Annalisa Cipriani, fa parte della Commissione Scientifica appositamente costituita per la Candidatura della via Appia – Regina Viarum per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale.

Una rappresentanza dell’associazione ha partecipato ai tavoli di lavoro, che si sono svolti dalla mattina al pomeriggio nella sala Maestra di Palazzo Chigi adibita a tale scopo, e al dibattito pubblico. Ed era composta dal dott. Rodolfo Corrias (consigliere nazionale), dott. Alberto Silvestri (storico delle antichità romane), Paolo Montanari (archeologo) e Maria Cristina Vincenti (archeologa), del Dipartimento
Archeologia Lazio dell’Associazione.

Alla discussione, erano presenti gli addetti ai lavori: direttori di musei, assessori, funzionari pubblici, urbanisti, soprintendenza, associazioni nazionali e locali.

Nel pomeriggio, dopo la presentazione dei risultati emersi dal lavoro dei tavoli, si è svolto un dibattito pubblico all’interno del quale i soci Marco Bellitto e Maria Cristina Vincenti, dopo i saluti e i ringraziamenti alle autorità presenti, hanno dato lettura di una nota del presidente di Italia Nostra Lazio Marcello Rosario Caliman.

In questa nota, il presidente ha ricordato il ruolo dell’associazione e il grande lavoro svolto per l’Appia Antica a partire da Antonio Cederna negli anni ’50.

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Redazione

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