Ariccia: Nella seduta del 31 gennaio 2025, il Consiglio Comunale di Ariccia ha approvato all’unanimità la proposta presentata dalla consigliera Francesca Monosilio per il riconoscimento dello Stato di Palestina. La mozione ha ricevuto il sostegno sia dai consiglieri di opposizione proponenti, tra cui Cora Fontana Arnaldi ed Enrico Indiati, sia dai consiglieri di maggioranza
Ariccia – Approvato all’unanimità l’ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Ariccia del 31/01/2025, una proposta presentata dalla consigliera Francesca Monosilio “Per il riconoscimento dello Stato di Palestina”. Il punto ha ottenuto voto favorevole dai consiglieri di opposizione proponenti (Francesca Monosilio, Cora Fontana Arnaldi ed Enrico Indiati) e dai consiglieri di maggioranza.


“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione di questa proposta. Ho chiesto l’inserimento di questo punto in Conferenza dei Capigruppo, dopo aver raccolto la proposta dall’ANPI di Ariccia, di cui faccio orgogliosamente parte. È questa una iniziativa promossa dall’ANPI Nazionale, a cui l’ANPI ariccino ha risposto prontamente e che meritava l’attenzione dell’Assise. L’appello ai colleghi consiglieri è stato quello di promuovere presso le sedi competenti, compreso il governo, il riconoscimento dello Stato di Palestina come sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale”, afferma la consigliera Monosilio.

“La politica estera, fin dagli anni ’70, è stata trasversalmente impegnata per la pace nel Medio Oriente e per il riconoscimento dei legittimi diritti del popolo palestinese. Oggi, la prospettiva ‘due popoli, due Stati’ non può essere raggiunta senza il riconoscimento dello Stato di Palestina, laddove l’unico Stato oggi riconosciuto dal nostro Paese è quello di Israele“, continua la Monosilio, che ha così impegnato il Consiglio Comunale di Ariccia a chiedere al Governo Italiano di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana nei confini precedenti all’occupazione del 1967, con Gerusalemme come capitale condivisa. Inoltre, il Consiglio ha richiesto di agire in sede ONU per l’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, affinché Palestina e Israele possano negoziare direttamente e in condizioni di pari autorevolezza. Si chiede, inoltre, di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Palestinesi Occupati.
La proposta ha impegnato il Consiglio ariccino a farsi interprete di tali istanze, ad attivarsi presso gli altri Sindaci e Amministratori Regionali per concordare un’azione diffusa di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari e ad inoltrare questo ordine del giorno al Presidente del Parlamento Europeo, al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, al Presidente del Senato della Repubblica Italiana, al Presidente della Camera, ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari e al Presidente della Regione Lazio.

“Quello che oggi ancora accade in Palestina, e in particolar modo sulla Striscia di Gaza, è un teatro dell’orrore che deve trovare una fine. La complessità storica e religiosa di Gerusalemme rende ancora più difficile raggiungere un compromesso duraturo tra le parti, ma la storia recente si è macchiata di violenze inammissibili. Un numero inquietante di civili ha perso la vita: a Gaza, solo dallo scorso ottobre, sono morti 3.100 bambini. Sono stata educata a mantenere vivo il ricordo delle atrocità che si sono verificate nel corso della storia di tutto il mondo, per questo resto dell’idea che noi istituzioni, in primis, abbiamo il dovere di continuare a perseguire l’obiettivo della totale applicazione di uno degli articoli più belli della nostra Costituzione, l’Art. 11, che recita: ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione dei conflitti e consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, le limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo’”.
Conclude Monosilio: “Le questioni su cui il nostro Paese dovrebbe investire risorse, a mio parere, sono molteplici. Tra queste, non annovero il mercato delle armi”.
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