Albano, la Polizia consegna l’Olio di Capaci al vescovo Vincenzo Viva

Albano, la Polizia consegna l’Olio di Capaci al vescovo Vincenzo Viva

Albano – Un litro del prezioso Olio extra vergine di oliva di Capaci (Palermo), quale segno della difesa della legalità  in ricordo del sacrificio del giudice Giovanni Falcone e della sua scorta è stato donato questa mattina presso il Museo Diocesano di Palazzo Lercari dalla Polizia di Stato al vescovo della Diocesi di Albano Vincenzo Viva. L’olio verrà consacrato e benedetto dal vescovo stesso il Giovedì Santo e sarà utilizzato per l’amministrazione dei sacramenti delle celebrazioni per la settimana delle iniziative pasquali nelle chiese del territorio. 

L’olio consegnato al vescovo questa mattina dal dirigente del Commissariato di Albano commissario capo Marco Gambacorta e dal sostituto commissario Walter Fanfarillo, proviene dagli alberi d’ulivo piantati nel giardino della memoria dedicato alle vittime di mafia, sorto nei terreni dove furono trovati i resti della Quarto Savona 15, la Fiat Croma utilizzata per la scorta a Falcone e nella quale trovarono la morte, il 23 maggio 1992: i poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, oltre al giudice e alla moglie Francesca Morvillo.

Il lavoro dei volontari nell’azienda agricola di Palermo

In questa azienda agricola di Palermo, nella zona di Capaci appunto, lavorano molti volontari che si impegnano ogni giorno e vengono recuperati al lavoro e alla vita sociale dopo e anche durante la detenzione per vari reati. L’olio imbottigliato e consegnato dalla Polizia di Stato ai vescovi di tutta Italia, nasce dal “Laboratorio Giardino della Memoria” avviato dalla Questura di Palermo e dall’Associazione “Quarto Savona 15” per far “fiorire” ancora di più il giardino piantato nella voragine creata dall’esplosione del 23 maggio ’92 in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta . Un progetto plurale che ha visto la collaborazione di Coldiretti e degli Ordini professionali dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Palermo e il contributo, “prezioso”, di tanti giovani studenti dell’Istituto Superiore “Majorana” e minori detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina”.

“Un segno  ed un gesto simbolico questo, molto apprezzato,  di piena condivisione con le altre Istituzioni e la Chiesa nel percorrere la strada della verità, del bene e della giustizia, alimentando sempre la coscienza dell’antimafia e la cultura della legalità e del rispetto della vita altrui. Ha detto il vescovo Viva questa mattina ricevendo nelle sue mani la bottiglia di olio. Ringrazio sentitamente la Polizia di Stato, e anche la Polizia Stradale del nostro territorio di Albano, i volontari dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, per il prezioso lavoro che svolgono per la sicurezza e la serenità di tutti noi in questo periodo e per tutto l’anno, insieme alle altre forze dell’ordine”.

Gli altri interventi alla cerimonia

Sono intervenuti alla breve cerimonia di consegna nella Sala delle Vedute del Museo Diocesano anche il direttore museale professor Roberto Libera , il vicario del vescovo monsignor Gianni Masella , parroco del Duomo di Albano, il fotoreporter giornalista Luciano Sciurba, che si occupa di cronaca sul territorio, per il quotidiano Il Messaggero, il suo collega Giovanni Salsano dell’Ufficio Comunicazione Sociale della Diocesi di Albano diretto da don Alessandro Paone . Presente anche un volontario dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato della Sezione di Velletri – Castelli Romani, mentre il sindaco di Albano Massimiliano Borelli impegnato in un altra iniziativa istituzionale ha mandato i suoi saluti ed i suoi ringraziamenti alla Polizia di Stato, al Commissariato di Albano e al vescovo della locale Diocesi Vincenzo Viva, per la bella e interessante iniziativa sociale a favore della legalità unendo anche i valori cristiani e religiosi.

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Last Updated on 27 Marzo 2024 by Autore M

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