Albano Ariccia, anche il Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani al corteo No Inceneritore
Albano – Ariccia, anche il Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani è stato presente con molti delegati alla numerosa protesta di ieri pomeriggio contro la realizzazione dell’inceneritore di Roma a via Ardeatina- Cancelliera. ” Abbiamo legato la lotta contro l’inceneritore a quella contro il disboscamento: un unica lotta in difesa del territorio e della natura”.
La lotta contro il sistema discariche-inceneritori
“Il Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani”, scrivono i volontari, “sostiene la lotta contro il sistema discariche-inceneritori e per questo abbiamo partecipato con convinzione al corteo ieri sabato 24 febbraio in piazza Mazzini ad Albano indetto da No. Inc./Presidio Permanente lotta contro la discarica e dalle altre realtà locali.
Il Comitato è nato perché è non più tollerabile lo scempio del taglio di centinaia di ettari del Parco Regionale dei Castelli Romani, con la creazione di mega-cantieri, il passaggio di ruspe e cingolati, l’interdizione di sentieri, l’aumento del rischio idrogeologico e la scomparsa di fauna e flora.
Le iniziative di queste settimane
In queste settimane di riunioni, seminari, manifestazioni e passeggiate siamo entrati in contatto con molte altre realtà territoriali e con centinaia di singoli cittadini/e che non vogliono più rassegnarsi a scelte calate dall’alto che impongono la devastazione di luoghi da preservare e sono attuate con scuse a cui non crede più nessuno.
Invitiamo tutti e tutte a prendere parte attivamente a tutte le vertenze che si stanno sviluppando ai Castelli perché solo così è possibile evitare che i luoghi dove viviamo e lavoriamo siano messi a profitto a scapito della salute e dell’ambiente.
L’eliminazione delle discariche è una falsa narrazione: ACEA stessa dichiara che solo le scorie pesanti prodotte dalla combustione saranno 145.000 ton annue, e le ceneri leggere saranno stabilizzate in silos e spedite in apposite discariche per rifiuti tossici, tanto per gradire. Servirà tanta acqua per alimentare la caldaia e i fabbisogni dell’impianto che si dovrà attingere anche dalle falde già al collasso, con 4 nuovi pozzi, in sostanza un disastro.
L’acqua della falda sotto la discarica è già stata trovata centinaia di volte con valori di inquinamento troppo alti rispetto alla norma, ma ancora non è stata disposta la caratterizzazione idrogeologica nell’ area della discarica di Albano che confermerebbe il sito a forte rischio di crisi ambientale, impedendo la costruzione dell’inceneritore”.
Per altre news, clicca qui. O vai alla pagina Facebook.
Last Updated on 25 Febbraio 2024 by Autore M