A Grottaferrata lo sviluppo sostenibile passa dai cittadini

A Grottaferrata lo sviluppo sostenibile passa dai cittadini

Tra i cittadini delegati Giancarlo Della Monica per lo sviluppo sostenibile, un impegno a supporto dell’amministrazione di Grottaferrata con un’attenzione all’ambiente

Di Emanuele Scigliuzzo

Grottaferrata – L’amministrazione di Grottaferrata ha deciso di delegare ad alcuni cittadini, la possibilità di seguire alcuni aspetti della vita comunitaria creando i presupposti per dare vita a idee che nascono dal basso, tra questi argomenti anche lo sviluppo sostenibile.

Una decisione presa dal sindaco Mirko Di Bernardo in accordo con la giunta, per cementificare quel rapporto fondamentale tra amministrazione e cittadini, necessario per la crescita armoniosa di un territorio, della sua economia e della vita sociale.

Una collaborazione che ha portato il comune di Grottaferrata a vedersi assegnato il “Cresco Award Città Sostenibili 2023”, ideato dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.

Il riconoscimento arriva dall’idea di Giancarlo Della Monica, uno dei cittadini di Grottaferrata con delega allo sviluppo sostenibile appunto, che ha proposto un modo per attuare il recupero dell’antica struttura risalente al 1.400 nota come il Fontanaccio.

“Allo stato attuale deve esser fatto un progetto per la messa in atto di questa proposta che al momento è solo un’idea però piaciuta e premiata dalla giuria. Una volta redatto il progetto preliminare, si devono trovare i fondi, magari attraverso qualche bando anche in ambito europeo, per riuscire a concretizzare il progetto. L’idea nasce dall’insensato spreco che stiamo perpetrando rispetto a questa sorgente , deviata nella rete  fognaria  da oltre trent’anni.  L’idea è di recuperare la parte eccedente a quella necessaria al Fontanaccio, che costituirebbe un’importante risorsa idrica”.

Continua Giancarlo Della Monica

La realizzazione del bio lago avrebbe appunto lo scopo di ricaricare la  nostra falda acquifera che in tutti i Castelli Romani è in  grave crisi, per questo dobbiamo massimizzare le risorse e ridurre gli sprechi. Le  acque meteoriche e la loro corretta gestione sono preziose, per questo ho inserito nella proposta, la sostituzione dell’asfalto oggi presente sul piazzale del mercato che ricade nella medesima area, con pavimentazioni permeabili, in modo da permettere all’acqua piovana di raggiungere la Falda. La richiesta di acqua che arriva dai centri abitati, dalle industrie e dall’agricoltura non è più sostenibile con le risorse attuali, serve quindi mettere in atto comportamenti volti a recuperare e risparmiare quanta più acqua possibile. Nasce da qui l’idea del recupero del Fontanaccio”.

Questo che per ora è solo un progetto però, segue a fatti concreti messi già in atto da Della Monica insieme ad un gruppo di volontari tutti impegnati per progetti di sostenibilità ambientale,  per il recupero, la pulizia e la manutenzione di alcuni siti della città per farli diventare decorosi e maggiormente fruibili.

Quello del consumo idrico, prosegue Della Monica, è un argomento che ci sta particolarmente a cuore e va affrontato con un maggiore impegno educativo al pari con quello della gestione e recupero dei rifiuti. Dovrebbe essere un obiettivo non solo affidato  al senso civico dei cittadini, ma anche al rispetto delle leggi che comunque ci sono, ma spesso non rispettate.

I numeri del consumo idrico del nostro territorio sono impietosi, andiamo ben oltre le richieste

Statisticamente, i cittadini del Comprensorio castellano risultano consumare acqua in quantità eccessiva, addirittura il doppio della medi utilizzata nel resto d’Italia. Andrebbero quindi introdotte politiche di sensibilizzazione ed informazione su un uso dell’acqua più sostenibile  ed inoltre imporre  strategie negli interventi edilizi per massimizzare il risparmio idrico, tecniche  già in uso in diverse province d’Italia, che peraltro hanno problemi di consumo di suolo e di eccessiva urbanizzazione notevolmente inferiori ai nostri.  Anche la distribuzione dell’acqua va adeguata e razionata, il dissesto ambientale del nostro territorio, la perdita di zone umide, il drammatico abbassamento dei laghi Albano e Nemi, la perdita di biodiversità, sono ormai problemi ben noti a tutti“.

“Ci stiamo impegnando anche in un piccolo progetto di forestazione urbana, stiamo coltivando delle piccole querce nate da semi autoctoni che vorremmo poi affidare alle cure dei cittadini che intendono adottarle, almeno per i primissimi anni di vita”.

Last Updated on 5 Novembre 2023 by Autore C

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