Non ballo, non bevo, non fumo!

Non ballo, non bevo, non fumo!
Casa del Tempo, Servizi per la terza età

Il coinvolgente romanzo di Corrado Silenzi sulle “verità nascoste” degli Anni ’80 con la prefazione di Luca Manfredi
www.nonballononbevononfumo.it

Un romanzo per conoscere i giovani degli anni ‘80 che vivevano e si divertivano anche senza telefonini e senza “social”. “Non ballo, non bevo, non fumo”, romanzo d’esordio dello sceneggiatore e regista Corrado Silenzi, ha un titolo che non passa inosservato, anche perché quello slogan ha rappresentato per tanti giovani degli anni Settanta-Ottanta (e forse ancora oggi) un “manifesto di vita”. Vari e contrastanti potevano essere i motivi per tali scelte, il protagonista fornisce le sue, altri potevano essere obbligati dalla timidezza o dall’impegno politico che non ammetteva distrazioni oppure solo per differenziarsi dalla grande massa dei giovani, in perfetto stile da “bastian contrario”. Tra di essi vi era anche il regista Luca Manfredi che firma la prefazione al romanzo e lo scrive chiaramente: «Tra quei ragazzi e quelle ragazze, e un po’ come il protagonista di questo libro, che per sua scelta si tiene fuori dalle “mode”, dagli schieramenti e dallo scontro politico più superficiale, vi ero anch’io, molto concentrato sullo sport, sulla musica dei Genesis e dei Pink Floyd, su grandi film come Duel e Arancia Meccanica, e sulle buone letture».
Questo di Silenzi è un romanzo semi-autobiografico perché vi sono parecchi episodi capitati nella realtà. L’ambientazione è generica tra un paese dei Castelli Romani e Roma per le parti relative alla scuola e agli amori perché l’obiettivo non era quello di raccontare la storia di un luogo, mentre il
servizio militare (allora obbligatorio) è diviso fra Taranto e Viterbo.
Si ride e ci si commuove, ci si innamora e si litiga, non si nasconde nulla, né il tormentato rapporto con il padre né le scene del peggiore “nonnismo” o il dramma dei casi di meningite in caserma.
Leggendo queste pagine sembra di rivedere tante immagini, tante situazioni già vissute, alcune direttamente, altre raccontate da amici. Tante scene adatte per dare l’input ad un nuovo film di Silenzi. Non a caso Luca Manfredi conclude la sua prefazione con quello che può essere considerato il miglior complimento che si possa ricevere da un collega: «Un romanzo che mi piacerebbe portare sul grande schermo, perché i giovani di Non ballo, non bevo, non fumo (a parte le dovute eccezioni) non erano tristi, depressi e piagnoni, non erano “monaci e monache di
clausura”, non sgomitavano per essere “noti”, ma forse erano più felici di oggi: sognatori e, soprattutto, protagonisti della propria vita».

Last Updated on 27 Marzo 2021 by

antica osteria del corso grottaferrata pasqua

Redazione 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati