10 giugno 2021, quarantesimo anniversario della tragedia Alfredino Rampi a Vermicino
Domani, 10 giugno 2021, sarà il quarantesimo anniversario della tragedia che ha coinvolto il piccolo Alfredino Rampi, caduto in un pozzo a Vermicino.
Una pagina di cronaca che ha sconvolto migliaia di italiani, non solo per la sua gravità, ma anche perché fu trasmesso in una diretta sulla Rai, la prima del genere. Una maratona televisiva che, inizialmente, avrebbe voluto mostrare la gioia del recupero del bambino.
Ma che, purtroppo, si è trasformata in una testimonianza collettiva di angoscia e tristezza. In quanto è solo il 13 Giugno che i soccorritori riescono a raggiungere il corpo senza vita del piccolo Alfredino.
All’epoca la protezione civile non esisteva ancora e furono numerosi i disperati interventi, fra cui quelli della Polizia, vigili del fuoco, speleologi, tecnici e perfino un nano, non ci fu nulla da fare. Sul posto era presente anche Sandro Pertini, che all’epoca era presidente della Repubblica.
Fra coloro che sono intervenuti c’è anche Nando Broglio, vigile del fuoco che ha cercato costantemente di comunicare con Alfredino, con l’intento di infondergli forza e speranza per tutta la durata dell’intervento.
I genitori, Ferdinando Rampi e Franca Bizzarri Rampi, crearono il “Centro Alfredo Rampi onlus” che si occupa di formare volontari e psicologi d’emergenza. Questa onlus si pone come obbiettivo quello di evitare che succedessero di nuovo eventi drammatici come questo.
Fu proprio in seguito a questa tragedia che venne sollecitata la creazione della Protezione civile. Ad oggi è diventato un organo molto efficiente pronto ad intervenire nelle difficoltà, come abbiamo potuto vedere, ad esempio, in quest’ultimo periodo con il Coronavirus.
Ancora oggi il pensiero di questa tragedia scuote profondamente chi era presente sia direttamente che indirettamente durante quei terribili giorni.